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Guterres, piccoli stati insulari test per clima e finanza

'Il debito affoga le economie e l'oceano erode le coste'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 MAG - "Il mondo non deve permettere la perdita di un singolo paese o cultura a causa del riscaldamento globale o della persistenza di un mondo finanziario a due livelli in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri". E' quanto ha dichiarato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nel suo intervento alla conferenza Internazionale sui Piccoli Stati Insulari in Via di Sviluppo in corso ad Antigua e Barbuda nei Caraibi.
    "Il futuro dei Piccoli Stati Insulari - ha aggiunto - è un "test" di giustizia climatica e finanziaria che il mondo deve superare con successo". "La macina del debito sta affogando le economie di questi paesi, mentre l'oceano erode le coste". Da qui per Guterres la necessità di riformare in modo completo "l'architettura finanziaria globale obsoleta, disfunzionale e ingiusta", dando priorità alle esigenze dei paesi in via di sviluppo. A fronte della loro eccezionale bellezza, che si tratti delle acque blu dei Caraibi, del Pacifico meridionale o dell'Oceano Indiano, questi piccoli stati insulari sono eccezionalmente vulnerabili. "La vostra geografia unica vi mette in balia del caos climatico, dell'innalzamento del livello del mare e del degrado del suolo. Il cambiamento climatico è una crisi esistenziale per l'intera famiglia umana, ma gli stati insulari sono in prima linea", ha detto Guterres.
    La conferenza, cui partecipano più di 20 leader mondiali e ministri provenienti da più di 100 paesi e a quasi 4.000 altri rappresentanti, vuole delineare i passi da compiere per raggiungere una prosperità resiliente in queste aree in collaborazione con la comunità internazionale. "Le Nazioni Unite sono con voi per combattere la crisi climatica, per costruire economie resilienti, società sicure e sane, per conservare la biodiversità "e per proteggere e utilizzare in modo sostenibile l'oceano e le sue risorse", ha aggiunto Guterres. (ANSA).
   

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