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Lettera a Ue da 225 Ong, 'non rinviare norme su deforestazione'

WWf:'non dare alle aziende più tempo per distruggere le foreste"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Oltre 225 organizzazioni della società civile di almeno 42 Paesi hanno invitato il Parlamento europeo e i governi nazionali dell'Ue a respingere la proposta della Commissione europea di ritardare di dodici mesi l'applicazione del regolamento Ue sui prodotti esenti da deforestazione (Eudr). E' quanto si legge sul sito del Wwf secondo cui il via libera alla proposta della Commissione potrebbe arrivare in una riunione prevista per oggi mentre la data del voto al Parlamento europeo non è ancora stata fissata.
    "Non è il momento di dare alle aziende ancora più tempo per distruggere le nostre foreste rimaste. Il ritardo penalizzerebbe le aziende che hanno effettuato investimenti significativi per conformarsi alla legge in tempo, e premierebbe i ritardatari. È davvero questo il segnale che i responsabili politici dell'UE vogliono inviare?", spiega Anke Schulmeister-Oldenhove, manager Forests del Wwf European Policy Office.
    Nel documento, riporta il sito del Wwf "le organizzazioni ricordano come "l'Eudr sia un fiore all'occhiello del Green Deal europeo. Si tratta di un primo esempio a livello mondiale nella lotta contro la deforestazione, il degrado delle foreste e gli impatti sui diritti umani ad essi associati, che sono causati dalla produzione e dal consumo europeo di prodotti come la carne bovina, la pelle, l'olio di palma, il caffè, il cacao, il legname, la gomma e la soia". Inoltre, "l'Eudr è stato adottato democraticamente, con un livello record di coinvolgimento e sostegno pubblico. Quasi 1,2 milioni di persone in Europa hanno detto direttamente alla Commissione europea che non vogliono continuare a essere complici della deforestazione globale e hanno chiesto un'azione immediata".
    Il testo ricorda poi come un eventuale ritardo sia in contrasto con le parole del segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, che nel giugno 2024 ha invitato i leader globali a garantire un futuro vivibile per le persone, affermando inequivocabilmente che "è il momento della crisi climatica. La necessità di agire è senza precedenti". (ANSA).
   

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