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Al vetro italiano servono 15 miliardi per obiettivo 'net zero'

Assovetro, 'serve azione coordinata, mercato da solo non può'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Il percorso di decarbonizzazione pianificato dalla Ue per il 2050 comporterà per il settore del vetro una trasformazione radicale nel modo di produrre i manufatti e di utilizzare l'energia, richiedendo nuove tecnologie, infrastrutture adeguate e investimenti ingenti, stimati in almeno 15 miliardi di euro per raggiungere il net zero al 2050. E' quanto emerge dai dati di Assovetro in occasione del convegno organizzato dall'associazione "La transizione ecologica del vetro" durante il quale è stato sottolineato come la transizione dell'industria del vetro potrà avere successo "senza mettere a rischio la competitività industriale, solo con politiche e regolamenti governativi adeguati e calibrati".
    L'industria italiana del vetro, seconda manifattura europea conta attualmente circa 29.000 occupati diretti ad alta specializzazione rappresenta il 16% della produzione vetraria europea ha fatturato nel 2022 9,6 miliardi.
    "Il solo mercato non può guidare questo cambiamento. È necessario che il legislatore si muova con coerenza e gradualità", ha detto il presidente di Assovetro, Marco Ravasi - senza una roadmap italiana e una guida dell'Europa, si correrà il pericolo di delocalizzare un'industria strategica in Paesi con standard ambientali e sociali più bassi, creando e non risolvendo i problemi" Per rendere attuabili gli obiettivi de decarbonizzazione Assovetro ha messo a punto 7 proposte: sostegni economici agli investimenti necessari per la modifica del processo produttivo e all'acquisto di vettori energetici ad emissioni zero, sostegni al cambiamento del processo produttivo anche attraverso semplificazioni burocratiche, riforma EU ETS per evitare, nel transitorio, una carenza di permessi di emissione, rafforzamento dei sistemi di difesa commerciale dalle importazioni da paesi terzi che non applicano legislazioni ambientali avanzate, sviluppo infrastrutture di rete (elettriche, CCS, H2) con particolare riguardo alla distribuzione dei costi (modalità di tariffazione) e alle tempistiche di realizzazione, piano di produzione di energia verde / vettori energetici decarbonizzati con quantitativi opzionabili a prezzi «fissati» . (ANSA).
   

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