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Ambientalisti, via dalla manovra incentivi a caldaie a gas

"Rischiamo una procedura di infrazione europea"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Le associazioni ambientaliste chiedono al governo di togliere dal disegno di legge di bilancio gli incentivi alle caldaie a gas. E' questo il contenuto di una lettera firmata da Arse, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e Wwf Italia, e diretta ai ministri dell'Economia, dell'Ambiente e degli Affari Europei.
    "Al Governo Meloni - spiegano le associazioni - chiediamo la cancellazione delle tecnologie a fonti fossili, a partire da quelle destinate al riscaldamento degli edifici, evitando che possano ricevere incentivi di qualsiasi natura, in linea con quanto richiesto dal Regolamento e dalla Direttiva Europea, evitando così al Belpaese una nuova possibile procedura di infrazione".
    "Stando all'attuale formulazione dell'articolo 8 proposta dal Governo - scrivono le ong -, sono diverse le misure incentivanti che potrebbero continuare a sussidiare le caldaie a gas: Ecobonus e Bonus Casa. Strumenti di incentivazione che, insieme al Superbonus, nel solo 2022, hanno erogato per caldaie a gas e altre tecnologie sussidi su una spesa totale di circa 4,2 miliardi di euro (2 miliardi provenienti dall'Ecobonus e 2,1 dal Superbonus), senza contare le centinaia di migliaia di interventi effettuati anche tramite il Bonus Casa".
    "Per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 e al 2050 e per affrancarsi dalla dipendenza delle fonti fossili - proseguono le ong -, il Governo deve puntare sulla decarbonizzazione degli edifici, spingendo sussidi e incentivi verso sistemi più efficienti e a emissioni zero come pompe di calore, solare termico, bioenergie e teleriscaldamento.
    Una strategia fondamentale per svincolare le famiglie dal caro bollette, contribuendo in maniera importante alla lotta contro l'emergenza climatica". (ANSA).
   

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