(ANSA) - ROMA, 09 MAG - "Questa non è solo la Giornata
dell'archeologia italiana all'estero, noi la consideriamo un po'
come gli Stati generali, per riunire tutti i direttori delle
missioni che noi finanziamo, gli ambasciatori dei Paesi che
ospitano le missioni, le accademie straniere, per discutere di
archeologia che per noi è uno strumento formidabile di politica
estera". Lo sottolinea Alessandro De Pedys, vicedirettore
generale per la diplomazia pubblica e culturale al ministero
degli Esteri e responsabile per la promozione della cultura e
della lingua italiana all'estero, in occasione della Giornata
dell'archeologia italiana all'estero, promossa dalla Farnesina.
De Pedys ha spiegato che questa giornata è importante per
promuovere
"una delle eccellenze italiane del mondo" perché "non tutti sono
al corrente del fatto che noi portiamo queste competenze
all'estero e queste missioni sono finanziate da più di mezzo
secolo".
Per il vicedirettore generale, "la cultura è uno strumento di
dialogo, costruisce ponti e ci consente di mantenere relazioni
con Paesi in situazioni difficili" ed è inoltre uno strumento
per "far conoscere l'Italia nel suo aspetto migliore, l'Italia
dal punto di vista culturale non è seconda a nessuno". (ANSA).
De Pedys, archeologia è strumento formidabile di politica estera
"La cultura è uno strumento di dialogo, costruisce ponti'