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'Gli archeologi italiani hanno fatto breccia in Giappone'

Petrella: 'Noi i primi a ottenere l'ok per una missione'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 MAG - "L'Italia è stato il primo Paese occidentale che ha attivato una spedizione archeologica ufficiale in territorio giapponese. I giapponesi per anni sono stati molto attenti a tutelare il loro patrimonio, anche in modo eccessivo, così quando siamo riusciti ad ottenere le prime autorizzazioni, è stato un risultato incredibile". Lo ha detto Daniele Petrella, presidente dell'International Research Institute for Archaeology and Ethnology, nell'ambito della Giornata dell'archeologia italiana all'estero promossa dalla Farnesina.
    "Le differenze culturali, metodologiche e scientifiche tra il mondo occidentale e il Giappone creavano un muro, ma il fatto che siamo riusciti a collaborare e a trovare un punto di incontro è stata una vittoria incredibile. Ed oggi abbiamo tanti colleghi che sono diventati amici, in un circolo virtuoso che va alimentare la collaborazione scientifica", ha sottolineato.
    Inoltre, adesso "tanti giapponesi vengono a studiare archeologia in Italia, non perché debbano modificare la loro metodologia ma perché possano vedere che c'è anche qualcos'altro. E ricevano una spinta per affacciarsi al mondo al di fuori dal loro Paese. Anche questa è stata una grande conquista". (ANSA).
   

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