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'L'Italia ha compiuto grandi interventi nel museo di Baghdad'

Il racconto di Carlo Lippolis dell'Università di Torino

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 MAG - L'Iraq è sicuramente uno dei Paesi più antichi e più ricchi di siti archeologici e di testimonianze", anche se negli ultimi decenni "è stato martoriato da guerre e conflitti anche civili". Lo ha detto Carlo Lippolis, dell'Università e del Centro scavi di Torino, in occasione della Giornata dell'archeologia italiana all'estero promossa dalla Farnesina.
    Lippolis ha spiegato che "Torino ha una grande tradizione visto che ha iniziato nel 1963 l'attività in Iraq", dove poi, a partire dal 2004 "quindi subito dopo la presa di Baghdad da parte degli americani, abbiamo riallestito cinque sei sale di un importantissimo polo culturale che è il museo di Baghdad".
    "Al fianco di questo - ha concluso Lippolis dell'Università di Torino - stiamo organizzando negli ultimi anni una serie di corsi di formazione all'interno di un istituto italo-iracheno che è stato riaperto grazie al nostro intervento e a quello del Maeci e dell'Ambasciata". (ANSA).
   

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