(ANSAmed) - BARCELLONA, 23 GEN - Le città e le regioni del
Mediterraneo devono invertire la rotta del cambiamento climatico
con la blue economy: luce verde della plenaria dell'Assemblea
regionale e locale euromediterranea (Arlem), promossa dal
Comitato europeo delle Regioni (CdR), al parere su una visione
strategica dell'economia del mare, di cui è relatore il
presidente del Consiglio nazionale dell'Anci e membro del CdR,
Enzo Bianco.
I numeri dell'emergenza climatica nel Med - si legge nel
rapporto - parlano da soli: 30mila bottiglie finiscono in acqua
ogni minuto, mentre ci si attende un aumento delle temperature
nell'area di 2,2 gradi entro il 2040, con un riscaldamento più
veloce del 20% rispetto alla media globale.
Tra i punti cardine
della proposta di Bianco, un'autorità sovranazionale dei Paesi
del Mediterraneo che indichi le azioni di contrasto al
cambiamento climatico, standard e obiettivi comuni e misurabili
per ambiente, economia e società, incentivi economici per la
transizione e un graduale divieto di estrazione del petrolio e
del gas metano.
"Aver raggiunto un'intesa unanime su scelte radicali legate a
un tema così delicato è di straordinaria importanza", ha
commentato Bianco, sottolineando la necessità di "ampliare la
consapevolezza e la conoscenza dei dati su quanto avviene nel
nostro mare, creare collaborazione e promuovere le rinnovabili".
Il rapporto sarà presentato domani ad Assisi, in occasione
dell'annuncio del Manifesto per un'economia green, alla presenza
del premier Giuseppe Conte e del presidente del Parlamento Ue,
David Sassoli.(ANSAmed).
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