Il Progetto "Adriaticaves" nasce dal "Programma Interreg V-B Transnazionale del Programma Adriatico-Ionico 2014-2020" ed è finalizzato alla gestione sostenibile e alla promozione del turismo nei siti ipogei ad elevata valenza naturale, storico-archeologica e culturale. Interessa le grotte dell'area adriatico-ionica e prevede una partnership paneuropea costituita da: Parco Nazionale della Maiella, Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità della Regione Emilia Romagna, Consiglio regionale di Shkodra (Albania), Ente Cantonale di gestione delle Aree Protette (Bosnia Erzegovina), città di Cacak (Serbia), Parco Naturale di Velebit (Croazia), Società Lipa Cave ltd (Montenegro).
Rilevante in questo quadro la figura della guida di grotta turistica e della guida speleologica. "Una guida di grotta turistica - ha spiegato Di Martino - fornisce informazioni su ecologia della grotta, caratteristiche geologiche, formazioni ipogee, peculiarità storiche e/o archeologiche. Oltre a buone capacità di comunicazione, dovrebbe possedere nozioni di base sulle misure di sicurezza sui percorsi artificiali in ambienti con presenza di recinzioni e luci fisse. Una guida speleologica - ha aggiunto Di Martino - è una figura più specializzata, in grado di condurre turisti al di fuori dei tracciati artificiali a esplorare tesori difficili da raggiungere. Dovrebbe essere uno speleologo esperto in grado di combinare una buona conoscenza dell'habitat ipogeo con abilità tecniche". (ANSA).
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