(ANSAmed) - MADRID, 22 MAR - L'Unione per il Mediterraneo
lancia un appello a spingere "la cooperazione fra governi,
organizzazioni e persone per gestire in maniera sostenibile le
risorse idriche" nella regione euromediterranea, "la casa di 180
di persone che soffrono la mancanza d'acqua", per il cambio
climatico, il turismo di massa, l'aumento della popolazione e la
rapida urbanizzazione.
In una nota diffusa in occasione della Giornata mondiale
dell'Acqua, l'UpM rileva che i problemi provocati dalla
scarsezza del cosiddetto oro blu "continueranno a peggiorare se
non saranno affrontati in maniera collaborativa e con
consapevolezza ambientale da parte di attori chiave del settore
pubblico e privato".
In questo senso l'organizzazione
euromediterranea sottolinea l'appoggio dato dall'UpM a progetti
"che affrontano la scarsità d'acqua mediante la promozione dello
sviluppo socioeconomico e la stabilità regionale", come il Mena
Water Matchmaker 2, che consente agli agricoltori della
Giordania e della Palestina di riutilizzare le acque residuali
trattate, e il Wefe Nexus per lo sviluppo sostenibile della
regione Mena. (ANSAmed).
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