Lo ha reso noto l'Ufficio dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura in Tunisia (Fao) in un comunicato precisando di aver risposto favorevolmente alla richiesta del ministero dell'Agricoltura, delle Risorse Idrauliche e della Pesca Marittima per la fornitura di assistenza tecnica: l'introduzione di questo tipo di coccinelle, infatti, consentirà la lotta biologica contro la cocciniglia dei cactus per salvare il patrimonio dei fichi d'india in Tunisia.
La Fao ne sostiene l'attuazione con l'obiettivo principale di contenere questo parassita nelle aree infestate, con l'applicazione di misure di controllo meccanico, l'identificazione di varietà tolleranti e il controllo biologico, con un budget di urgenza di 500.000 dollari.
Nell'ambito di una cooperazione all'interno della quale la Fao facilita gli scambi tra Paesi e la condivisione di buone pratiche e know-how, gli uffici della Fao in Tunisia e Marocco hanno facilitato la collaborazione tra la Direzione generale della salute delle piante e del controllo dei fattori di produzione agricoli (Dgsvca) del ministero dell'Agricoltura, delle risorse idrauliche e della pesca marittima della Tunisia e l'Ufficio nazionale per la sicurezza alimentare (Onssa) del ministero dell'Agricoltura, della Pesca Marittima, dello Sviluppo Rurale e delle Acque e Foreste del Marocco. La Tunisia è il secondo produttore mondiale di fichi d'india dopo il Messico con 550.000 tonnellate di frutti all'anno e il quarto in termini di volume delle esportazioni. (ANSA).
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