Rubriche

ActionAid, a Gaza medici costretti a scegliere bambini da curare

Testimonianza: 'Mancano incubatrici, solo una per 3/4 piccoli'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 08 APR - "Siamo arrivati al punto di dover scegliere il bambino a cui dare la priorità rispetto a un altro, in modo che possa vivere. Abbiamo 3 o 4 bambini per incubatrice". A dirlo è Aaliyah, dottoressa del reparto di puericultura dell'Al Hilal Emirates Hospital di Rafah, specializzato in assistenza alla maternità e ai neonati, che lo ha raccontato ad ActionAid. "Ci sono molti casi che - riferisce la dottoressa all'organizzazione - richiedono la respirazione artificiale, ma non ci sono abbastanza dispositivi per questi bambini... Siamo arrivati al punto di dover scegliere il bambino a cui dare la priorità rispetto a un altro, in modo che possa vivere. Ogni incubatrice dovrebbe supportare un bambino. Ma a causa della guerra e dell'accumulo di casi, abbiamo tre o quattro bambini per incubatrice... Siamo costretti a farlo perché non ci sono abbastanza incubatrici disponibili".

Aaliyah aggiunge: "Ad ogni turno, due o tre neonati muoiono, a causa di infezioni e della catastrofe sanitaria a Gaza... Ci sono casi che si trovano in una situazione molto difficile. Una donna partorisce qui e soffre già di stress e ansia, e questo si ripercuote sul suo bambino. Il bambino nasce con difficoltà a respirare e quindi ha bisogno di maggiori cure. Non possiamo fornire loro un'assistenza completa.... Ci sono bambini che sono nati nelle tende e hanno sofferto il freddo estremo, e quindi li perdiamo. Inoltre, la madre stessa non può allattare a causa della mancanza di cibo, bevande e nutrimento, e questo aumenta il carico su di noi". (ANSAmed).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it