"L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) stava fornendo carburante, forniture mediche e medicinali.
Quindi da più di 50 giorni l'ospedale è senza carburante e quello che c'è, è sufficiente solo per due settimane", ha detto Mohammad Salha, direttore ad interim dell'ospedale al-Awda nel nord di Gaza. "Stiamo facendo funzionare i piccoli generatori solo per ricaricare le batterie. E su questo stiamo eseguendo gli interventi chirurgici legati al salvataggio di vite umane"", ha aggiunto.
ActionAid riferisce che solo 17 ospedali di Gaza sono ora parzialmente funzionanti e il ministero della Sanità palestinese ha avvertito che potrebbero andare fuori servizio se non riceveranno più carburante. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, fonti mediche hanno avvertito che l'unica stazione di ossigeno nell'area di Gaza City rischia di essere chiusa per mancanza di carburante. (ANSAmed).
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