Tra le principali rotte migratorie, i Balcani occidentali e il Mediterraneo centrale hanno registrato le maggiori diminuzioni, rispettivamente -71% e -58%, mentre le rotte dell'Africa occidentale e del Mediterraneo orientale hanno registrato i maggiori aumenti, rispettivamente +303% e +103%.
Al confine terrestre orientale si è registrato quasi il doppio degli attraversamenti irregolari rispetto allo scorso anno. Questo aumento, sebbene notevole, rappresenta ancora il percorso migratorio meno attivo verso l'Ue tra le rotte principali. L'aumento dei numeri è in gran parte attribuito all'intensificazione dell'attività al confine con la Bielorussia, che ha visto un incremento dei tentativi di attraversamento, spesso facilitati dalle autorità bielorusse.
Inoltre, al confine con l'Ucraina, gli attraversamenti irregolari sono effettuati principalmente da cittadini ucraini che eludono i controlli di frontiera. (ANSAmed).
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