(ANSAmed) - TRIESTE, 21 GIU - Si è conclusa questa mattina
l'operazione di sgombero del Silos di Trieste da parte delle
forze dell'ordine. Sul posto dalle sette si sono recati Polizia
di Stato, Carabinieri, Protezione civile, Polizia locale,
Guardia di finanza, personale sanitario, ma anche gruppi di
persone di associazioni che si occupano di accoglienza.
Il cosiddetto Silos è un edificio fatiscente e completamente
privo di servizi, di proprietà di Coop Alleanza 3.0, nel tempo
divenuto luogo di ricovero per centinaia di migranti provenienti
dalla cosiddetta 'rotta balcanica'.
I migranti sono stati fatti uscire dal Silos di via Flavio
Gioia alla spicciolata, dopo i primi controlli e fatti salire a
bordo di mezzi della Polizia. L'operazione si è svolta in
assoluta tranquillità. La struttura è stata sgomberata dopo un
paio di ore circa ed è stato poi consentito l'accesso
all'interno ai giornalisti che vi hanno trovato cumuli di
rifiuti, ancora qualche tenda dove erano accampati i migranti,
il tutto in una situazione di terribile degrado e senza alcun
rispetto delle condizioni igienico-sanitarie. Una situazione,
appunto, da tempo denunciata da associazioni di accoglienza di
migranti, dalla società civile e dalla Chiesa e al centro di
forti polemiche.
Non è ancora chiaro dove siano stati portati gli ospiti della
struttura: in origine l'intenzione era di trasferirli in un'area
sul Carso triestino, a Campo sacro, il cui allestimento, però,
non è stato ancora completato. Alcuni dovrebbero essere
trasferiti in centri di accoglienza fuori città e fuori regione,
come ha anticipato pochi giorni fa il ministro degli Interni
Matteo Piantedosi. (ANSAmed).
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Sgomberato Silos a Trieste, operazione in tranquillità
Non ancora chiara la destinazione dei migranti