(ANSAmed) - ROMA, 04 LUG - L'ultimo ordine di evacuazione
emesso da Israele, che impone a 250 mila persone di abbandonare
la zona orientale di Khan Younis, viola la Convenzione di
Ginevra ed è in contrasto con diverse disposizioni del diritto
internazionale umanitario. Non viene garantito alcun corridoio
umanitario sicuro per gli sfollati in fuga, né viene fornita
indicazione di una destinazione finale, dove decine di migliaia
di persone senza più niente possano trovare cibo e sicurezza.
È l'allarme lanciato oggi da Oxfam, di fronte ad una
catastrofe umanitaria che rischia di precipitare ulteriormente.
La cosiddetta 'zona umanitaria' individuata per gli sfollati -
ossia probabilmente quella costiera di Al-Mawasi - è infatti
attualmente una delle più densamente popolate al mondo, dove si
sopravvive a stento con pochissimo cibo, senz'acqua, servizi
medici e ripari sufficienti. Nell'area - definita sicura -
continuano poi a susseguirsi attacchi che rendono pressoché
impossibile l'aiuto umanitario, provocando ancora morti tra la
popolazione civile.
"Il nostro personale al lavoro nell'area ci dice che negli
ultimi giorni i bombardamenti si sono intensificati, che le
persone non hanno niente per vivere, costrette ad accamparsi per
strada, senza il minimo accesso a servizi igienici adeguati. In
queste condizioni il rischio di diffusione di malattie è
altissimo - ha dichiarato Paolo Pezzati, portavoce per le crisi
umanitarie di Oxfam Italia - Spingere altre centinaia di
migliaia di persone verso questa 'trappola mortale' è disumano
ed è l'ennesima violazione del diritto internazionale
umanitario". (ANSAmed).
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Oxfam, con evacuazione da Khan Younis est palestinesi alla fame
'A rischio 250mila persone'