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Consiglio d'Europa bacchetta la Grecia su centri per i migranti

'Condizioni di vita inumane e degradanti, specie a Kos e Samos'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ATENE, 12 LUG - Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (Cpt) del Consiglio d'Europa ha esortato le autorità greche a migliorare le condizioni nelle strutture di detenzione per i migranti del Paese in un rapporto sulla sua visita in Grecia, svoltasi dal 21 novembre al primo dicembre 2023. Il Cpt ha chiesto alle autorità greche "di garantire che i cittadini stranieri siano trattati con dignità e umanità", si legge in un comunicato.

Le visite si sono svolte nei centri di detenzione e di pre-espulsione, nelle stazioni di polizia e delle guardie di frontiera e negli hotspot di recente costruzione sulle isole del Mar Egeo di Lesbo, Kos e Samos. Durante i sopralluoghi, il Cpt ha ricevuto diverse accuse "credibili e coerenti" di maltrattamenti fisici nei confronti dei detenuti da parte di agenti in alcune stazioni di polizia di Atene e nei centri di detenzione preventiva di Amygdaleza, Corinto e Tavros (Petrou Ralli), si legge nel comunicato.

Il Cpt ha anche criticato i nuovi hotspot, centri dall'accesso controllato finanziati dall'Ue nelle isole del Mar Egeo. "Al momento della visita, questi centri non rispondevano alle esigenze fondamentali di accoglienza e protezione dei richiedenti di protezione internazionale. Un gran numero di persone è rimasto lì privato della libertà ben oltre i limiti di tempo previsti dalla legge e senza beneficiare delle garanzie legali relative alla detenzione, tra cui l'accesso a un avvocato e a interpreti". Le condizioni di vita di molte delle persone possono essere descritte "solo come inumane e degradanti, soprattutto nei centri di Kos e Samos", si legge nel comunicato.

Il Cpt ha ricordato, inoltre, di avere ricevuto "molte accuse coerenti e credibili di allontanamenti forzati informali (pushback), spesso violenti, di cittadini stranieri attraverso il fiume Evros o in mare verso la Turchia". Nella loro risposta al rapporto, le autorità greche hanno sottolineato che le condizioni di detenzione dei cittadini stranieri "sono in linea con gli standard internazionali e che sono in programma lavori di ristrutturazione su larga scala in tre centri di detenzione".

(ANSAmed).

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