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Sbarcati a Ortona 65 migranti soccorsi dalla nave di Emergency

Sulla nave Life Support, raccolti in acque Sar maltesi

Redazione Ansa

PESCARA - Si sono concluse nel porto di Ortona le operazioni di sbarco dei 64 naufraghi a bordo della Life Support di Emergency, soccorsi in due diversi interventi in acque internazionali della zona Sar maltese, nel Mediterraneo Centrale. In tutto sono 65 le persone soccorse in questa missione, tra cui una donna, 3 minori accompagnati e 7 minori che viaggiavano da soli, ma durante la navigazione all'altezza di Roccella Jonica è stato necessario procedere a una evacuazione medica per un minore non accompagnato.

Al momento degli interventi di soccorso, i naufraghi si trovavano su piccole imbarcazioni, inadatte ad affrontare la traversata del Mediterraneo e senza dispositivi di sicurezza. "Negli oltre tre giorni di navigazione che sono stati necessari a raggiungere Ortona - spiega Miriam Bouteraa, mediatrice culturale a bordo della Life Support - le persone soccorse hanno avuto modo di raccontarsi, ma soprattutto hanno denunciato quello che hanno subìto durante la loro permanenza in Libia. Penso in particolare alla storia di un ragazzo siriano che testimonia come la Libia non sia, e non possa essere considerata, un porto sicuro dove terminare un'operazione di soccorso effettuato in mare. Questo ragazzo ci ha raccontato, infatti, di aver subito trattamenti disumani e degradanti nelle carceri libiche, di aver visto e vissuto sulla sua pelle violenze di ogni tipo, per questo la prima cosa che desidera fare in Europa è denunciare cosa accade nel Paese. Ora questo ragazzo è sbarcato, il suo sogno è studiare medicina qui in Europa e noi non possiamo che augurare il meglio a lui e a tutte le altre persone soccorse che oggi hanno potuto finalmente toccare terra." 

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