RABAT - Centinaia di giovani si sono scontrati con le forze di polizia nel nord del Marocco, dove molti di loro hanno tentato di forzare le barriere di Ceuta per emigrare in Spagna. La situazione è degenerata, come mostrano le immagini diffuse dal quotidiano on line Al Yaoum 24, che catturano scene di rivolte e vandalismo, con pietre scagliate contro le auto della polizia.
Negli ultimi due giorni centinaia di persone si sono riversate a Fnideq (Castillejos, in spagnolo) e dintorni, prima di essere raggiunte da altri migranti provenienti da vari Paesi dell'Africa sub-sahariana. Domenica i tafferugli si sono intensificato al valico di Ceuta, nelle foreste di Belyounech e lungo la recinzione con Ceuta, nonché in diversi quartieri della città di Fnideq. I quotidiani locali confermano l'arresto di numerosi migranti e il loro trasferimento in altre città, su autobus. Sempre a Fnideq, secondo l'agenzia di stampa spagnola Efe, domenica è stato ritrovato su una spiaggia il cadavere di un giovane marocchino: non si esclude che sia morto annegato dopo aver tentato di raggiungere Ceuta a nuoto.
Sono state rinforzate anche le barriere di controllo, a livello delle strade che portano alla città di Fnideq. Dall'altro lato del confine, Guardia Civile e Polizia Nazionale spagnola sorvegliano il territorio con elicotteri. Da domenica, Ceuta ha deciso di "chiudere a intermittenza" il posto di Trajal, con la "piena" collaborazione tra i governi spagnolo e marocchino, per controllare i movimenti migratori.
Violenti scontri in Marocco per tentativi di entrare a Ceuta
In centinaia rispondono all'appello online per tentare passaggio