TEL AVIV - Il cielo di Tel Aviv ha rimbombato per tutta la notte fra lunedì e martedì e nella giornata di martedì al passaggio dei caccia diretti in Libano. Ben 250 jet militari dell'Aeronautica, secondo l'esercito, si sono alzati in volo tra lunedì e martedì dalla base militare nel centro di Israele di Tel Nof e delle altre in Golan per colpire l'arsenale con cui Hezbollah attacca da 354 giorni il nord del Paese e l'area di Haifa, con due milioni di residenti.
Nel primo pomeriggio l'Iaf ha preso di mira un edificio residenziale a Beirut sud, nella zona di Rabiri, quartier generale del partito di Dio. Tre piani di una palazzina sono stati polverizzati, l'obiettivo era il comandante militare dell'unità missili e razzi del gruppo sciita Ibrahim Qubaisi.
Responsabile anche, secondo Gerusalemme, dell'attacco nel 2000 in cui furono uccisi e rapiti tre soldati dell'Idf i cui corpi furono restituiti in uno scambio nel 2004. Con quello di oggi sono cinque gli attacchi a Beirut dall'inizio della guerra.
Qubaisi era in riunione con altri capi militari, probabilemte sono morti anche loro.
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Ucciso anche il capo dei missili di Hezbollah. Sospesi i voli