STRASBURGO - La Corte europea per i diritti dell'uomo (Cedu) ha condannato Malta per aver violato in "molteplici modi" i diritti di cinque minori migranti non accompagnati a causa della loro detenzione prolungata. I giudici hanno stabilito che le autorità maltesi devono riformare le leggi nazionali per impedire il ripetersi di casi simili causati da una condotta ritenuta "sistematica".
Il caso riguarda cinque minori del Bangladesh arrivati a Malta il 18 novembre 2022 dopo essere stati salvati in mare. I giovani sono stati inizialmente detenuti per quasi due mesi nel centro di accoglienza dell'Hal Far e, in seguito, per almeno altri quattro mesi nel centro di detenzione di Safi. La Cedu ha condannato Malta per aver sottoposti i migranti a trattamenti inumani e degradanti e per le tempistiche - quasi sei mesi - impiegate dalle autorità per determinare la loro età. I togati di Strasburgo chiamano in causa anche l'operato del tribunale d'appello per l'immigrazione che ha esaminato il caso dei cinque minori e la mancanza di percorsi efficaci di ricorso contro le condizioni di detenzione, chiedendo al governo di porre rimedio alle lacune in campo legislativo.
La Cedu condanna Malta per la detenzione dei minori migranti
'Sottoposti a trattamenti inumani, il governo cambi le leggi'