"L'approccio One Health è al centro della strategia italiana per rispondere efficacemente alle emergenze sanitarie", ha scritto l'ambasciatore d'Italia in Tunisia, Alessandro Prunas tramite i canali social dell'Ambasciata.
Questa infrastruttura digitale utilizzerà metodi diagnostici innovativi sviluppati nel corso del progetto, come le tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (Ngs), per raccogliere e analizzare dati genetici in modo rapido e accurato. Mednet si propone, inoltre, di mobilitare le risorse digitali e sociali per garantire che le informazioni sulla salute siano facilmente accessibili ai decisori, agli operatori sanitari e al pubblico.
Il progetto, che avrà una durata di tre anni, rappresenta un passo importante verso una gestione più efficace delle malattie infettive emergenti e riemergenti nella regione mediterranea, con ripercussioni positive anche per l'Italia e ad altri Paesi europei Oltre all'ambasciatore Prunas, hanno partecipato alla cerimonia Abderrazak Bouzouita, direttore generale del dipartimento Salute Pubblica del ministero tunisino della Salute, Ibrahim Ziq, Rappresentante residente in Tunisia dell'Oms, Nicola d'Alterio, direttore generale dell'Izs di Teramo e il direttore dell'ufficio regionale Aics di Tunisi, Andrea Senatori. Durante il suo discorso di apertura, l'ambasciatore Prunas, ha sottolineato quanto "questo evento segni l'inizio di una promettente iniziativa che dimostra il forte impegno dell'Italia per la salute e il benessere della popolazione tunisina". "Grazie alla collaborazione con le autorità tunisine - ha aggiunto Prunas - abbiamo l'opportunità di sviluppare strumenti e piattaforme digitali per una sorveglianza efficace e una risposta ottimale alle minacce per la salute". Il direttore generale dell'Izs di Teramo, Nicola D'Alterio, ha sottolineato come "condividere risorse e conoscenze non sia solo una questione tecnica, ma una strategia essenziale per affrontare le sfide sanitarie globali nel segno della One Health", esprimendo orgoglio per "lavorare con la Tunisia e in futuro con i Paesi dell'Africa del nord per creare una rete di sorveglianza capace di rispondere tempestivamente alle minacce sanitarie, con benefici che andranno oltre i confini nazionali, a favore della salute pubblica dell'intera regione mediterranea". Il Direttore dell'Aics di Tunisi, Andrea Senatori, ha infine affermato che "l'impegno della Cooperazione italiana al rafforzamento del sistema sanitario tunisino si riflette anche nel sostegno a investimenti pubblici per il miglioramento di diversi servizi ospedalieri. Il progetto Mednet 4OH si inserisce perfettamente in questa dinamica, puntando a rafforzare le capacità del sistema sanitario tunisino migliorando la sorveglianza sindromica e la diagnosi delle malattie infettive". (ANSAmed).
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