Stando ai dati del ministero, quest'anno la Grecia ha registrato un aumento del 30% dei flussi migratori verso Rodi e le isole dell'Egeo sud-orientale.
Secondo il giornale locale Rodiaki, nell'ultima settimana di ottobre sono arrivati più di 700 richiedenti asilo a Rodi, che non ospita un centro di accoglienza come quelli finanziati dall'Unione europea in altre isole elleniche.
Una situazione analoga si verifica anche a Creta, dove si sta assistendo negli ultimi mesi all'aumento delle operazioni di soccorso di pescherecci con a bordo i migranti partiti dalla Libia. Le autorità locali di Creta e Rodi hanno più volte sottolineato ai media la mancanza di personale, compreso quello della guardia costiera, per gestire il fenomeno. Dopo i soccorsi, i migranti vengono di regola trasferiti nei centri della Grecia continentale.
"Attualmente i centri (di accoglienza) sulle isole hanno un tasso di occupazione del 100%. Ma sulla terraferma sono pieni solo al 55%, il che lascia spazio di manovra in caso di aumento degli arrivi sulle isole", ha aggiunto il ministro greco.
(ANSAmed).
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