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Tunisia: Ltdh, 'diritti e libertà stanno regredendo'

Lega diritti umani chiede il rilascio dei prigionieri di opinione

Manifestazione a Tunisi contro le restrizioni alle libertà e per l'abolizione del decreto 54

Redazione Ansa

ROMA - La Lega tunisina per la difesa dei diritti umani (Ltdh) afferma in una nota rilasciata in occasione del 76mo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani che, nonostante i numerosi progressi compiuti dai tunisini negli ultimi decenni, in particolare dopo le rivoluzioni del 17 dicembre e del 14 gennaio 2010, vari rapporti interni e internazionali hanno registrato "una regressione nei diritti e una restrizione delle libertà in Tunisia".

Tra gli indicatori più evidenti di questo declino vi sono "la presa di mira dei diritti civili e politici marginalizzando il ruolo di associazioni, organizzazioni e partiti e accusando alcuni attivisti della società civile di corruzione finanziaria e di rapporti con gli stranieri", ha affermato l'organizzazione.

Gli indicatori del deterioramento dei diritti in Tunisia includono la revisione del decreto che regola le associazioni "per limitare le loro attività", l'imposizione di pene detentive a numerosi attivisti civili e leader politici per quasi due anni senza processo fino ad oggi. Ciò si aggiunge alla limitazione della libertà di opinione ed espressione attraverso l'arresto di cittadini, blogger, giornalisti e attivisti civili per le loro opinioni ai sensi di leggi e decreti che ha descritto come "punitivi", in particolare il decreto 54 (decreto anti fake news, relativo alla lotta ai crimini correlati ai sistemi di informazione e comunicazione). Ltdh fa anche riferimento all'"interferenza dell'autorità esecutiva nel funzionamento della magistratura e al tentativo di utilizzarla", oltre al "sequestro" di istituzioni di controllo relative ai media, alle elezioni e alla lotta alla corruzione e alla limitazione dell'attività sindacale, secondo la sua valutazione.

Ltdh chiede nella nota il rilascio dei prigionieri di opinione ed espressione e la cessazione delle azioni penali nei loro confronti, nonché la revoca delle restrizioni alle associazioni e alle organizzazioni della società civile e l'accelerazione della revisione del Codice penale e l'attivazione di pene alternative.

Per la Lega la celebrazione della Giornata internazionale dei diritti umani è un'opportunità per lavorare alla costruzione di un ampio fronte in difesa dei diritti, delle libertà e dei valori della democrazia e dello stato civile, in particolare la separazione dei poteri e la garanzia della loro indipendenza, libertà di opinione ed espressione, giustizia e piena uguaglianza tra uomini e donne.

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