(ANSAmed) ROMA, 16 SET - Polacco, italiano, filosofo, ebreo,
profugo, protagonista della guerra di liberazione. E ancora:
drammaturgo, attore, regista taeatrale.
I volti di Alessandro
Fersen sono tanti e diversi: la mostra a lui dedicata,
inaugurata ieri al Museo Ebraico di Roma in occasione del
festival internazionale di letteratura e cultura ebraica, cerca
di metterli tutti in luce. In una piccola sala sono esposte
foto, ma anche documenti, bozzetti, libri e scritti di chi
Fersen l'ha conosciuto e amato. Come la figlia, Ariela, nata nel
1939 (un anno dopo l'introduzione delle leggi razziali), la
quale ricorda: "Ho conosciuto mio padre all'età di sei anni
quando, nei primi giorni del 1945, è arrivato a piedi alla casa
dei contadini a cui mi aveva affidato tre anni prima. Veniva ad
accertarsi che io fossi ancora in vita. (...) L'indomani mattina
era scomparso, aveva ripreso il lungo cammino verso Milano per
annunciare a mia madre che ero in vita".
"Racchiudere in una mostra la figura di Fersen è quasi
impossibile", ha dichiarato ieri il curatore dell'esposizione,
Gian Domenico Ricaldone. "Abbiamo dovuto fare delle scelte".
Un'attenzione speciale è dedicata a 'Il grido della terra', film
del 1948, sceneggiato da Fersen, Carlo Levi e Giorgio Prosperi.
"Questa mostra - ha spiegato Ricaldone - è stata anche
l'occasione per recuperare dai fondi del Museo Biblioteca
dell'Attore di Genova 150 immagini della lavorazione di questo
lungometraggio". Il quale rappresenta uno dei titoli importanti
del cinema italiano del dopoguerra: si tratta della prima
pellicola che affronta il tema degli ebrei dopo la persecuzione
nazifascita e la nascita dello Stato d'Israele. Oltre a
sceneggiarlo, Fersen interpreta anche un ruolo, quello del
rabbino.
Colpisce notare, leggendo i pannelli che accompagnano tutta la
mostra, che solo tre anni prima la realizzazione de 'Il grido
della terra', Fersen, su richiesta di Sandro Pertini, era stato
nominato segretario generale del Comitato di Liberazione
nazionale (Cnl) della Liguria. Un altro dei cento, mille volti
di questa incredibile personalità. La mostra è visitabile fino
al 17 novembre. (ANSAmed)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it