TUNISI - Racconta l'impegno sociale dei tunisini attraverso l'arte di strada dalla rivoluzione del 2011 il docu-film "Les amoureux des bancs publics" ('Gli innamorati delle panchine pubbliche', titolo preso in prestito da una splendida canzone di Georges Brassens) che la regista italiana Gaia Vianello sta girando in questi giorni insieme alla sua squadra nella regione del Monte Semmama.
"La strada che resiste attraverso l'arte" è il sottotitolo dell'opera, girata insieme a Juan Martin Baigorria e che vede la luce grazie ad una campagna di crowdfunding su Indiegogo.
Gaia Vianello ha voluto approfondire la narrazione della realtà culturale e artistica a Semmama, dove si era già recata nel 2015 per incontrare i "Ghar boys" (i ragazzi della grotta), un gruppo di giovanissimi breakdancers che si allenano in montagna ed insegnano ogni giorno ai bambini la passione per la breakdance e la musica rap, in una zona purtroppo nota alle cronache per essere campo di addestramento e rifugio per gruppi terroristici armati.
"Accompagnando Adnan Helali - spiega la regista -, ideatore del primo centro culturale di montagna nel villaggio Wassaya nelle sue attività in questa regione abbiamo potuto seguire una cinquantina di bambini e ragazzi, dai 5 ai 20 anni, che sono impegnati non solo nella danza, ma anche in ateliers artistici volti a recuperare le tradizioni del luogo, classi di musica e di teatro".
"In un luogo remoto del paese, reso ancora più isolato dalla minaccia del terrorismo, abbiamo trovato una storia che, senza bisogno di espedienti artistici e narrativi, si racconta con grande forza, attraverso le immagini raccolte", afferma.
"Les amoureux des bancs publics" uscirà nel 2017 per la Sunset production.
Tunisia: italiana filma arte di strada sul monte Semmama
Docu-film su impegno sociale in zona addestramento terroristi