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Mostre: Migrants, le foto di Liu Bolin a Palermo per Bam

Dal 24 febbraio al 17 marzo ai Cantieri Culturali alla Zisa

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 24 FEB - Che sia il color creta delle spiagge dove approdano naufraghi, quello dei barconi su cui fuggono dall'Africa o il pantone blu della bandiera dell'Unione Europea, i corpi dipinti dei migranti protagonisti delle opere fotografiche di Liù Bolìn - l'artista cinese che dal 24 febbraio al 17 marzo, espone il suo progetto a Palermo per il cartellone di BAM (Biennale Arcipelago Mediterraneo) - sembrano fantasmi che affiorano all'improvviso dalle inquadrature. Corpi mimetizzati, invisibili camaleonti che "evocano la relazione evanescente tra la vita e la morte". Lo spiega lo stesso Bolìn - primo attore dei suoi clic mimetici - nel video dedicato al backstage di "Migrants", performance realizzata a Catania nel settembre del 2015 grazie alla collaborazione della Comunità di Sant'Egidio e con la partecipazione di una ventina di profughi provenienti dal Cara di Mineo. La mostra, inaugurata venerdì 24 febbraio alle 18, negli spazi della Haus Der Kunst Palermo Dusseldorf (Cantieri Culturali alla Zisa, via Paolo Gili 4), ospita sei immagini, alcune in grande formato, e il video del backstage. Presentato in anteprima al Mia Photo Fair nel marzo 2016 a Milano, "Migrants" di Liù Bolìn nasce da un'idea di Boxart (Verona); a Palermo, quella di BAM è la sua prima esposizione pubblica.

Spiega Beatrice Benedetti, direttore artistico di Boxart: "Dopo due anni di gestazione (2013-2015) e vari sopralluoghi con l'artista a Lampedusa, abbiamo contattato la comunità Sant'Egidio di Catania che ci ha aiutato ad ottenere i permessi dalla Capitaneria di Porto per gli scatti sulle banchine e la partecipazione dei migranti, provenienti per la maggior parte del Cara di Mineo. Quattro dei sei assistenti/pittori erano studenti dell'Accademia di Belle Arti di Catania. In mostra a Palermo anche una delle magliette indossate per la performance Memory Day, con la sabbia del Lido Verde dove nel 2013 furono recuperati i corpi senza vita di sei migranti".

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