(ANSAmed) - RABAT, 7 MAR - Il filo conduttore è il
multiculturalismo, il volto che lo identifica quello dell'attore
Omar Sharif. È un progetto ambizioso quello del Festival della
lingua e della cultura araba che dal 9 all'11 marzo si svolge
nelle aule e nei chiostri dell'Università cattolica di Milano,
con ingresso libero (fino ad esaurimento posti).
"Gli arabi e
l'Europa: intrecci di lingue e culture", questo il titolo della
rassegna che, ideata da Wael Farouq, docente nell'ateneo
milanese, vuole dare rilievo ai legami millenari tra mondo arabo
ed Europa. E lo fa mettendo in campo un parterre di 55 tra
studiosi, curiosi e artisti, provenienti da otto paesi arabi e
cinque europei, esempi illuminati di un continuo scambio di idee
e valori.
Scienza e filosofia, matematica e fotografia e poi, ancora,
cinema, letteratura, poesia e musica. L'inaugurazione è affidata
all'ambasciatore del Regno del Marocco, Hassan Abouyoub e al
console generale del Libano, Walid Haidar (9 marzo, alle 17,
Aula magna). Un doppio filone segue la rassegna: il primo, più
accademico, rappresentato per esempio da Mohammed Berrada,
professore a Rabat, padre del romanzo moderno marocchino, e
Salah Fadl, che insegna letteratura araba e critica letteraria
all'Università Ayn Shams del Cairo (9 marzo, Aula Magna 17.30).
L'altro, più artistico, ospita la mostra fotografica su Omar
Sharif (11 marzo, 10.30, aula Pio XI), indimendicato interprete
di 'Lawrence d'Arabia' e 'Dottor Zivago', l'incontro con Mahi
Binebine, autore del romanzo Il grande salto (Rizzoli) che sarà
seguito dalla proiezione del film di Nabyl Ayouch I cavalli di
Dio, mai uscito nelle sale italiane, tratto da quella fortunata
storia (10 marzo, aula Pio XI, largo Gemelli, alle 19). C'è
anche un omaggio a Leila Alaoui (10 marzo, alle 15, aula Card.
Ferrari), la talentuosa fotografa franco marocchina uccisa in un
attacco terroristico in Burkina Faso, a gennaio dell'anno
scorso. Una parte della sua opera, sintesi dell'impegno
umanitario di tutta la sua pur breve vita, sarà illustrata dal
critico Giovanni Pelloso e da un intervento di Christine Alaoui,
madre dell'artista e presidentessa della fondazione che ne cura
la memoria.
Una tavola rotonda è dedicata all'immagine degli arabi nei
media occidentali (11 marzo, alle 11.30, aula Pio XI). Monica
Maggioni, presidentessa Rai, guiderà gli ospiti direttori di
quotidiani e riviste, ad affrontare stereotipi e luoghi comuni
dei media.
La cantante siriana Mirna Kassis chiuderà questa edizione
del Festival con un concerto nell'Aula Magna (11 marzo, alle
21).
L'appuntamento internazionale è anche l'occasione per
inaugurare il Salone del libro arabo che vanta già l'appoggio
del ministero della cultura degli Emirati Arabi. Il presidente
della Biblioteca nazionale di Abu Dhabi, Abdulla Majed Al Ali
sarà a Milano per consegnare un migliaio di libri che a nome del
paese rappresenteranno il fondo della biblioteca araba del Cara,
centro accademico ricerca arabo in Cattolica. (ANSAmed).
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