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Andata e ritorno nel Med, il viaggio musicale di Etta Scollo

La cantante ha reso omaggio a Rosa Balistreri nel SalinaDocFest

Redazione Ansa

(di Valentina Maresca)

MALFA - È un viaggio a ritroso nel Mediterraneo quello di Etta Scollo, nota cantante di origine catanese che in occasione della XVII edizione del SalinaDocFest dal tema 'Donna oltre confini' ha incantato il pubblico con un'esibizione dedicata a Rosa Balistreri. Lo spettacolo è seguito alla proiezione del documentario 'Rosa. Il canto delle Sirene' sulla cantautrice siciliana, esordio alla regia di Isabella Ragonese cui la manifestazione ha assegnato il premio Omi-Fer.

L'omaggio di Etta Scollo alla cantastorie conterranea ha emozionato il pubblico isolano e non solo, con scroscianti applausi tra le bellezze eoliane. "Le contaminazioni sono presenti sin dalle mie origini", racconta Scollo ad ANSAmed. "Mia madre cantava arie d'Opera, mio padre nelle processioni del Venerdì santo, mio nonno era insegnante di coro e mia nonna si dedicava ai canti tradizionali. Ho avuto una famiglia che mi ha fatto incontrare diverse vocalità, poi sono arrivati altri stili come il jazz, il blues, il rythm and blues".

La maturità artistica ed anagrafica riporta Scollo, che vive a Berlino, alle sue radici: "Ho iniziato a studiare e interessarmi del Mediterraneo verso i 40 anni. Prima di quest'età sono stata in Egitto, in Turchia, in Israele, ed è come se a un certo punto fosse emerso quanto sedimentato negli anni: desiderio di modulare la voce in un certo modo e di ascoltare musica araba".

Il ritorno alle origini scatta con l'analisi e la scoperta dei poeti arabi che approdarono in Sicilia tra il IX e il XII secolo. "Erano maghrebini venuti da Spagna, Tunisia e altre aree del mondo arabo nel Nord Africa. La Sicilia ha assorbito tutte queste influenze, mescolatesi alla nostra lingua. Ovviamente non analizzo se una parola o l'altra viene dall'arabo, però è iniziato il mio interesse per altri scrittori e poeti del Mediterraneo nella ricerca di un punto d'incontro tra dove vivo adesso e la mia terra natale", spiega.

A questo proposito, la cantante ha acquistato una casa a Catania e ora fa la spola tra la città etnea e Berlino, dove frequenta la sede del Poetry slam nel quartiere Mitte. "Qui trovo ragazzi profughi non accompagnati ma anche giornalisti tedeschi e non, intellettuali di varie provenienze che si riuniscono. Frequento questa sede per ascoltare e capire cos'è il mondo oggi. Ragazzi e ragazze, tra cui molte minorenni sole provenienti dall'Afghanistan, scrivono nelle loro lingue, poi c'è la traduzione in tedesco. Queste esperienze mi regalano uno sguardo differente sulla realtà che mi circonda", commenta.

Scollo scrive principalmente musiche per testi poetici, italiani e stranieri. Con ANSAmed ha voluto ricordare la sua traccia musicale per l'appello dell'ex sindaca di Lampedusa Giusy Nicolini nel 2012, "una pagina e mezza che ha scosso l'Europa". Il lavoro è presente nell'album 'Il passo interiore' del 2017. "I temi da me scelti sono legati al sociale o all'idea di poesia", precisa la cantante che ha anche duettato con Franco Battiato: "Lui cantava in arabo e io in italiano la poesia 'Corro con te' di Ibn Hamdis, il pezzo è stato inserito nell'album 'Il fiore splendente' del 2008'".

E sempre nell'ottica di "scavare nella giungla delle lingue e delle sonorità", nell'ultimo album 'Ora', uscito a fine marzo e prodotto dal braccio destro di Vinicio Capossela, Taketo Gohara, Scollo ha unito varie componenti, da quelle mediterranee dei Fratelli Mancuso a una ninna nanna della guerra di Bertold Brecht cantata dalla musa degli anni Settanta di Fassbinder, Hanna Schygulla, cui l'artista catanese ha legato una ninna nanna siciliana con interventi reciproci e scambi dall'esito poetico. "Il mio intento è riuscire a capire e a trasportare quello che avviene dove sono nata con quello che accade dove vivo e viceversa", conclude. Le sponde dell'Europa, spesso distanti, possono ritrovarsi attraverso la musica di Etta Scollo, che le frequenta entrambe.

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