Uno spettacolo multidisciplinare in italiano, arabo e francese, basato su "Il sole invincibile" di Claudia Salvatori e "L' Eliogabalo o l'anarchico incoronato" di Antonin Artaud, in cui attori italiani e tunisini danno vita ad una sorta di teatro performativo puro, in cui si mescolano come in una partitura operistica, corpi, parole, suoni e chirurgica musica dal vivo.
In una Tunisi in cui in questi giorni è palpabile tra la gente il sentimento di vicinanza alla sofferenza del popolo palestinese, la prima serata si è aperta con un commosso minuto di silenzio per la pace in Medio Oriente.
Poi di colpo, luce sul palcoscenico, tutti i personaggi in piedi di spalle al pubblico, iniziano a recitare o cantare quella che sembra una liturgia anti teatrale. "Tutte le energie del cosmo sembrano concentrarsi in questa sequenza iniziale" spiega il regista Simone Mannino sottolineando come la sala si trasformi presto in una camera ardente, e il palcoscenico è un cielo stellato dove riscrivere la storia. EL, il giovane imperatore siriano che è stato cancellato della storia è tornato, è un Dio plurale che risiede in tutti noi. Scena dopo scena, invenzione dopo invenzione, tutti gli spettatori diventano presto complici e testimoni di un grande rito teatrale.
Si tratta di uno spettacolo multidisciplinare con 9 attori, in tre lingue, italiano, francese e arabo, con alcuni inserti in tedesco.
"Il progetto visionario del giovane imperatore siriano coincideva con il nostro: portare la pace nel Mediterraneo attraverso un progetto teatrale multilingue che parla l'unica lingua possibile, quella degli occhi e del cuore. Facciamo il teatro del futuro. L'Ensemble Théàtral Mediterraneo è nato", spiega Mannino. Gli fa eco il direttore del cine-Teatro Le Rio, Habib Bel Hedi, sottolineando che "che il teatro ama la vita, evoca le tragedie del passato, fa trionfare l'amore, affronta i dolori e i tormenti dell'anima, anela alla libertà e prevale nelle lotte dei popoli contro il colonialismo, il sottosviluppo e l'ignoranza. Perché il teatro prevede un futuro in cui l'uomo prende coscienza della propria umanità." Il cast è composto da Chiara Muscato, Maher Msaddek, Aymen Mabrouk, Ruth Kemna, Haythem Moumni, Gisella Vitrano, Mariem Sayeh, Valeria Sara Lo Bue, Khouloud Jlidi. La produzione è di Habib Bel Hedi Production Ciné Théâtre le Rio, Atelier Nostra Signora, Ensemble Théâtral Mediterraneo, con il sostegno dell'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, che ha inserito lo spettacolo nell'ambito delle iniziative della XXIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo in Tunisia. (ANSA).
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