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Tunisia, presentate le Giornate Teatrali di Cartagine

Dal 2 al 10/12 in vari teatri della capitale

Redazione Ansa

(ANSA) - TUNISI, 27 NOV - Tornano a Tunisi le Giornate teatrali di Cartagine (Jtc), appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro in Tunisia, giunte ormai alla loro 24ma edizione. Il programma delle Jtc, che si svolgerà dal 2 al 10 dicembre in diverse sedi della capitale, è stato presentato in occasione di una conferenza stampa tenutasi presso la Città della Cultura.

Il calendario di quest'anno prevede una selezione di 62 spettacoli provenienti da 28 paesi del mondo, suddivisi in 16 sezioni, tra cui Colloquia, Workshops, JTC Rendezvous, Paths, Screening, Expo e Cap. Il comitato direttivo delle Jtc, presieduto dal regista Moez Mrabet, ha annunciato l'eliminazione dell'aspetto festivo delle cerimonie di apertura e chiusura, in relazione alla tragedia della guerra in Palestina. Il programma prevede spettacoli, convegni e laboratori di formazione per professionisti del teatro. Le Jtc torneranno per l'apertura al Teatro Municipale di Tunisi, dopo quattro edizioni al Teatro dell'Opera di Tunisi, alla Città della Cultura, che ospiterà invece alla sera una rappresentazione di 'Il libro della giungla' del regista americano Robert Wilson. Nel corso della cerimonia ufficiale di apertura al Teatro Municipale, sarà reso un omaggio postumo a quattro figure della IV Arte tunisina: Moncef Charfedine, Mohamed Kdous Abdelghani Ben Tara, Rim Hamrouni e Lassaad Mehwachi. La competizione ufficiale prevede 11 spettacoli (11) e 24 spettacoli paralleli (24). Si tratta degli spettacoli della sezione riservata alle strutture teatrali professionali tunisine, arabe e africane.

Moez Mrabet, direttore generale del Teatro Nazionale Tunisino (Tnt), è il direttore Artistico e presidente del Comitato organizzatore di questa edizione 2023 delle Jtc, che celebra anche i 40 anni della fondazione del Teatro Nazionale Tunisino. L'Italia partecipa alla manifestazione con lo spettacolo "Senza titolo" di Romeo Castellucci, grazie al contributo dell'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi. (ANSA).

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