"Il Mediterraneo è un cimitero sterminato, un mare che trascina sul suo fondo migliaia di vite. Subito dopo la strage di Cutro, a causa di un decreto di questo governo, nato con la scusa di bloccare gli sbarchi ma che di fatto ostacola i soccorsi, i morti sono aumentati a circa 7 al giorno. Senza quei viaggi insensati delle navi soccorso verso porti lontani, senza fermi e multe assurde alle Ong ora forse piangeremmo meno vite spezzate", ha dichiarato Laika.
"È incredibile che i governi europei non comprendano la disperazione di questa gente, disposta a subire torture nelle prigioni libiche, a rischiare di morire in mezzo al mare pur di scappare dal proprio paese d'origine - ha continuato l'artista -; dal 2014 sono oltre 28.000 le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo, una strage senza fine". "È necessario creare dei canali legali e sicuri di accesso per queste persone che scappano da guerre, povertà, persecuzioni e violazioni dei diritti umani: un 'Safe passage'. Cambiamo le leggi affinché tutto ciò non accada mai più. Never Again", ha concluso Laika.
(ANSAmed).
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