(ANSAmed) - TUNISI, 22 MAG - Si tiene oggi all'Istituto
Nazionale del Patrimonio (Inp) di Tunisi un seminario sul
processo di conservazione, comunicazione e valorizzazione del
patrimonio culturale, sul tema del contributo di Hbim e Ict al
servizio degli operatori del settore dei beni culturali per la
presentazione del metodo di lavoro e i primi risultati della sua
applicazione al sito di Thuburbo Maius.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto italo-tunisino
Thuburbo Project, frutto della collaborazione tra il
Dipartimento di Storia, culture e civiltà dell'Università di
Bologna e il Dipartimento di Storia, disegno e restauro
dell'architettura dell'Università La Sapienza di Roma, con il
sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale, attraverso l'Istituto Italiano di Cultura di
Tunisi.
Dal 2022 un nuovo partenariato tuniso-italiano ha arricchito
la rete di relazioni internazionali dell'Institut National du
Patrimoine di Tunisi, spiega la professoressa Antonella Coralini
dell'Università di Bologna, precisando che su iniziativa di
Hamden Ben Rondhane, ricercatore dell'Inp responsabile per il
Governatorato di Zaghouan, le Università di Bologna per l'Italia
e l'Universitè de La Manouba per la Tunisia hanno stretto un
accordo con l'Inp al fine di collaborare, per le vie della
ricerca e dell'alta formazione, alla conoscenza, conservazione e
valorizzazione del patrimonio archeologico tunisino. Caso di
studio, proprio il sito di Thuburbo Maius (Henchir el Kasbet).
Asse portante delle attività, la documentazione di quanto già
portato alla luce dagli scavi del secolo scorso: il centro della
città, le grandi terme, i molti templi, gli eleganti quartieri
di abitazione. Per garantire il miglior risultato possibile su
questo fronte, del rilievo e della documentazione, i codirettori
del progetto, Hamden Ben Romdhane, per l'Inp; Lamia Ben Abid,
per l'Université de La Manouba, Antonella Coralini, per
l'Università di Bologna, hanno deciso di integrare l'accordo
originario con una convenzione ad hoc, coinvolgendo l'Università
Sapienza di Roma, per il tramite di Tommaso Empler, Direttore
del Master in Hbim di quell'Ateneo. Empler e la sua équipe hanno
dal settembre 2022 affiancato l'équipe del progetto Thuburbo,
occupandosi del rilievo Laser Scanner e via drone.
Nelle campagne 2022 e 2023 le attività si sono quindi
concentrate sui monumenti dell'acqua, dalle grandi terme fino
alla monumentale cisterna contigua all'anfiteatro, nella parte
più alta della città. Hbim declinato in Building information
modeling è specificamente disegnato per adattarsi alle attività
connesse alla conoscenza, al restauro, alla conservazione e alla
gestione del patrimonio edilizio costruito e dell'edificato
storico di cui la Tunisia, come l'Italia, è particolarmente
ricca. In questo quadro, l'Hbim si propone sempre più sia come
ambiente digitale standard per la gestione di tutte le fasi del
processo edilizio, sia come impalcatura 3D per i vari oggetti
digitali. Le information and communication technologies (Ict)
nei sistemi per la valorizzazione e comunicazione del
patrimonio, si associano a quanto predisposto per l'Hbim, in
quanto i modelli possono essere gli stessi, ma con finalità
diverse. Mentre nell'Hbim si va verso percorsi di conservazione
e ricostruzione, con le Ict si procede verso percorso di
valorizzazione, integrando i dati e diffondendoli in maniera
diversa", conclude Coralini. (ANSAmed).
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A Tunisi seminario Italia-Tunisia su valorizzazione patrimonio
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