(di Valentina Maresca)
(ANSAmed) - ROMA, 20 GIU - Primo live a Roma per BabelNova
Orchestra, che il 19 giugno ha acceso la notte di Testaccio con
suoni e ritmi da ogni latitudine, Mediterraneo incluso. Il
concerto speciale e gratuito, organizzato su invito di Refugees
Welcome Italia per la Giornata mondiale del rifugiato, è stato
l'occasione per presentare 'Magma', album di esordio della
formazione composta dagli ex musicisti dell'Orchestra di Piazza
Vittorio, 12 elementi provenienti da ogni parte del mondo.
Rispetto alla precedente esperienza musicale, "BabelNova
Orchestra è un altro gruppo. I musicisti che ne fanno parte sono
al 90 per cento quelli che hanno fatto un percorso
nell'Orchestra di Piazza Vittorio e ripartono in una nuova
avventura dalla struttura meno gerarchica e orchestrale", ha
detto ad ANSAmed il contrabbassista Pino Pecorelli, guida
dell'ensemble che rimanda a "un approccio di condivisione non
solo della musica, ma anche del pensiero. Le canzoni si scrivono
insieme, e questo fa sì che il risultato sia un vero e proprio
magma pieno di sfumature e sensibilità, in cui non ci sono
inizio e fine", ha aggiunto. La condivisione ventennale con la
maggior parte dei componenti dell'orchestra fa sì che "ci si
esprime alla pari, così questa maggiore complessità musicale
diventa facile. Nessuno si sente subalterno come è invece
considerato l'immigrato in questo Paese, mera forza lavoro", ha
sottolineato Pecorelli.
BabelNova Orchestra ha debuttato sul palco dell'ultimo
Festival di Sanremo con Dargen D'Amico nella serata dei duetti.
"La nostra è un'orchestra di immigrati, la maggior parte dei
musicisti è arrivata qui oltre 20 anni fa e ha scelto l'Italia
per fare un percorso professionale, poi permesso dall'esperienza
nell'Orchestra di Piazza Vittorio", ha ricordato il
contrabbassista. I musicisti sono attualmente tutti italiani, ma
per Pecorelli l'aspetto importante della loro vicenda racconta
che "se vengono date le possibilità al talento di esprimersi,
allora ci guadagniamo tutti. Noi abbiamo guadagnato dei
cittadini stranieri che, per tornare a certi discorsi sacrosanti
di Dargen a Sanremo, pagano le tasse". Gli stessi musicisti, pur
tenendo molto alla loro cultura di origine, si sono reiventati,
rinunciando a una parte di sé per incontrare le sonorità di
altre latitudini, "basti pensare a un arabo che suona una musica
sudamericana e viceversa".
I due gruppi rimandano a due Italie: "L'Italia dell'Orchestra
di Piazza Vittorio era impaurita dagli immigrati, l'Italia di
BabelNova Orchestra non sa più che esistono, tranne quando
muoiono e si torna a parlarne pur essendo il nostro Paese fatto
da immigrati, con la forza lavoro in gran parte straniera", ha
evidenziato Pecorelli ribadendo il cambiamento del tessuto
sociale italiano avvenuto tra le due orchestre.
"L'Italia è compiutamente multietnica, ma chi gestisce le
istituzioni fa finta di non vedere. Una volta era un problema
esistente e che faceva paura, adesso lo diventa in campagna
elettorale. Oggi sembriamo più normali di allora perché la
società è diventata simile alla nostra orchestra, ma il
paradosso è che rispetto a 20 anni fa l'Italia ha perso capacità
attrattiva per chi viene da fuori con uno strumento musicale",
ha commentato.
Le prime date confermate di BabelNova Orchestra sono il 7
luglio a Latina, il 12 luglio a Bologna, l'11 agosto a Rispescia
(Gr), il 13 agosto a Barricata (Ro), il 15 agosto a Canicattini
Bagni (Sr) e il 26 settembre a Siena, ma per tenersi aggiornati
su nuove tappe si possono consultare i social
www.instagram.com/babelnovaorchestra,
www.facebook.com/babelnovaorchestra e x.com/BabelNova (ANSAmed).
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BabelNova Orchestra, suoni dal mondo e dal Med nell'album Magma
Il primo concerto a Roma per la Giornata mondiale del rifugiato