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A 'Bosco Grande' premio miglior documentario al SalinaDocFest

6 in concorso, altri premi a 'Vakhim' e a 'La canzone di Aida'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 16 SET - Si è concluso con le premiazioni finali in piazza centrale a Santa Marina Salina il SalinaDocFest, festival del documentario narrativo nel cuore del Mediterraneo, fondato e diretto da Giovanna Taviani, da quest'anno affiancata nella direzione artistica da Antonio Pezzuto. Sei i documentari in concorso, tra i migliori dell'ultimo anno selezionati da Paola Cassano, Ivelise Perniola, Antonio Pezzuto e Giovanna Taviani, sul tema 'Libertà - Come essere Liberi'.

La giuria per il Concorso del documentario narrativo, formata dalla regista Firouzeh Khosrovani, dal produttore Andrea Occhipinti e dalla regista e attrice Kasia Smutniak ha assegnato il Premio Palumbo Editore per il Miglior Documentario a "Bosco Grande" di Giuseppe Schillaci, la storia di un tatuatore palermitano di 260 kg, mito della cultura punk della città fin dagli anni Ottanta, un documentario che racconta con affetto e ironia il dolore profondo di un anomalo protagonista: Sergione, che non ha mai lasciato il suo quartiere Bosco Grande. "Una storia struggente raccontata con maestria da Giuseppe Schillaci, che è riuscito a creare un grande racconto che emoziona, fa riflettere e lascia il segno. Il cinema che ci piace", recita la motivazione.

Il Premio Media Fenix al Miglior Montaggio è andato a "La canzone di Aida" opera prima di Giovanni Princigalli, su una bambina, poi ragazza e infine donna, che vive la propria vita in un campo Rom di Bari. Il Premio del Pubblico è andato a Vakhim, documentario di Francesca Pirani, che segue la storia e la vita di Vakhim, adottato in Cambogia a quattro anni,e le sfide che il ragazzo e la famiglia hanno saputo affrontare.

Durante al serata è stato assegnato il Premio Crédit Agricole Italia al regista Leonardo Di Costanzo per il documentario "A scuola" e il Premio Irritec all'attrice e regista Kasia Smutniak, al suo esordio come regista con "Mur", vincitore del Nastro d'Argento come miglior documentario 2024 per il Cinema del Reale. A consegnare il Premio, Giulia Giuffrè,Consigliere d'amministrazione e Ambasciatrice della sostenibilità di Irritec, nuova Presidente dell'Associazione Salina Doc Fest Onlus. "Il Premio Irritec 2024 - dichiara la Giuffrè nella motivazione al Premio - viene assegnato a Kasia Smutniak, che ha saputo raccontare la situazione dei profughi al confine tra Polonia e Bielorussia con coraggio e determinazione, toccando corde profonde nel cuore degli spettatori e ricordandoci quanto la libertà, ancora prima d'essere un diritto inalienabile, sia un istinto incomprimibile e vitale".

Nei giorni del festival sono stati consegnati anche altri premi. Il Premio SIAE - Sguardi di cinema all'opera prima di Paola Cortellesi, C'è ancora domani. Il Premio Ravesi - Dal testo allo schermo, a Giulia Calenda, co-sceneggiatrice di C'è ancora domani. Il Premio Omi-Fer, giunto al suo secondo anno, a Claudio Bigagli, il Corrado de La Notte di San Lorenzo, ma anche l'umanissimo Batà dell'episodio di Kaos - Male di Luna. Il Premio Dp World consegnato alla regista e sceneggiatrice Sophie Chiarello per il film Il Cerchio. (ANSAmed).

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