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Rosita Ferrato racconta 'I gatti di Tunisi'

Nuovo libro dell'autrice di 'Tunisi la città nascosta'

Redazione Ansa

(ANSA) - TUNISI, 18 OTT - A Tunisi, i gatti sono sacri. Non esistono precetti religiosi legati ai felini, né obblighi o divieti di legge su un loro status di particolare privilegio, ma sono amati e rispettati dalla popolazione. A loro è dedicato il nuovo libro della della giornalista, scrittrice e fotografa Rosita Ferrato, da anni residente nella capitale nordafricana.

"I gatti di Tunisi - Racconti di felina quotidianità", curato dai tipi di Favillae srl, descrive la mia vita con i gatti, e non dei gatti qualunque: i gatti di Tunisi, di Cartagine, dei vicoli della medina. Creature che nel tempo sono arrivate da me, alla spicciolata, inaspettate, sempre benvenute", spiega all'ANSA Ferrato in occasione della presentazione del volume in anteprima nel suo spazio, l'Atelier Chez Rosità, davanti ad un pubblico selezionato, italo tunisino, composto da amici e colleghi.

"Avendo ormai tanti gatti, ne osservo ogni giorno le stranezze, il carattere e il loro modo di vivere. Mi incalzano, mi adorano, mi sfiniscono, mi stupiscono, mi responsabilizzano.

In ogni caso, il mio amore per loro è incondizionato. Sono gatti liberi, arrivati chissà da dove, con storie alle spalle e un passato misterioso". Tra i presenti, anche la "star" di casa Ferrato, il gatto Prince, dal pelo lungo e gli occhi allungati come un principe orientale, che affatto intimidito dalla gente, ha preso posto in prima fila e si è goduto il dibattito. Il ricavato dalla vendita del libro sarà devoluto a favore dei gatti di strada (di questo mio amato e nuovo paese d'adozione), per cercare di aiutarli, curarli e nutrirli", ha sottolineato Ferrato. (ANSA).

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