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Aics alla Bmta, 'patrimonio culturale e sviluppo, una sfida vincente'

Iniziative in Tunisia, Marocco, Libano, Siria, Iraq e Giordania

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 30 OTT - L'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), preposta all'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo definita dalla Farnesina, partecipa alla Borsa mediterranea del turismo archeologico (Bmta) 2024 a Paestum dal 31 ottobre al 3 novembre, per presentare i progetti realizzati nel settore del patrimonio culturale e della cultura, con un focus su quattro Paesi dell'area mediterranea e del vicino oriente: Tunisia, Marocco, Giordania e Iraq.

L'Agenzia, seguendo le linee strategiche definite dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, formula, finanzia, gestisce e controlla l'attuazione dei progetti di cooperazione allo sviluppo. La definizione e realizzazione delle iniziative in ambito culturale, come in tutte le azioni di cooperazione, sono rese possibili grazie ad un intenso scambio con le istituzioni locali, avvalendosi delle eccellenze italiane del settore, provenienti dai centri di ricerca, università, imprese culturali, amministrazioni centrali (come il Ministero della cultura e i suoi rinomati Istituti del restauro, della catalogazione e dei musei), dalle organizzazioni no-profit e dagli enti locali che insieme rappresentano quella leadership culturale che tutto il mondo riconosce.

La partecipazione alla Bmta mira a valorizzare il lavoro svolto nel settore della cooperazione culturale, arrivando a erogare, dal 2016 ad oggi, in 30 Paesi di intervento, oltre 100 milioni di euro per circa 120 iniziative.

Nell'ambito della rassegna, il Direttore Aics, Marco Riccardo Rusconi e ospiti, esperti e rappresentanti di istituzioni culturali di Tunisia, Marocco, Libano, Siria, Iraq e Giordania intervengono al panel dal titolo Il Patrimonio culturale nel Mediterraneo come fattore di sviluppo: le iniziative dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, in programma la mattina del 1° novembre dalle ore 10:00, presso la Sala Cerere. I progetti presentati sono esempi dei diversi ambiti di intervento dell'Agenzia: dal restauro fisico di monumenti e immobili finalizzati a ripristinarne le caratteristiche originarie, narrative o figurative (come per il recupero della policromia del mosaico di Madaba in Giordania, dove si è intervenuti con le maestranze locali al fine di trasmettere le competenze dei centri di restauro italiani); agli interventi di restauro architettonico finalizzati alla creazione di un Centro mediterraneo per le arti applicate (come il complesso di Santa Croce a Tunisi, in cui si vogliono raccogliere e promuovere i mestieri tradizionali della cultura locale); alle iniziative volte al recupero di ambienti per destinarli a laboratori di restauro dotati delle più moderne e sofisticate attrezzature per la formazione di restauratori, come a Jerash, in Giordania; o come col Programma CHUD, in Libano, esempio virtuoso di progetto multidimensionale in cui la tutela del patrimonio culturale delle 5 principali città storiche del Paese, Baalbek, Byblos, Sidone, Tripoli e Tiro, si bilancia con lo sviluppo urbano e socio-economico; fino al caso del Museo di Aleppo, in Siria, dove l'azione di riabilitazione e recupero, che ha consentito di rendere nuovamente accessibile il museo, mira a valorizzare la coesione sociale e l'accoglienza e si inserisce nel quadro dell'azione umanitaria in risposta alle conseguenze della crisi siriana nella regione. Spazio anche ai progetti di ricerca e valorizzazione dei saperi locali, delle tecniche artistiche tradizionali, delle produzioni artigianali e servizi collegati al turismo, come in Giordania, dove Aics ha collaborato all'identificazione di figure professionali necessarie per efficientare e accrescere i flussi turistici verso questo Paese e a elevarne la qualità. Sempre il 1 novembre, alle ore 16:00, presso la Sala Nettuno, il Direttore Rusconi, interviene al panel Archeologia italiana: tradizione, innovazione e sviluppo locale, organizzato in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale e la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, illustrando la modalità di approccio e il contributo della Cooperazione allo Sviluppo anche nell'ambito delle missioni archeologiche.

"L'efficacia delle attività poste in essere e i risultati ottenuti nel Mediterraneo come in altre parti del mondo, universalmente apprezzati e riconosciuti, ci incoraggiano a moltiplicare gli interventi su questo terreno, anche in altri contesti culturali, come nel continente africano, dove l'Agenzia opera storicamente e dove sta intensificando - con la spinta del Piano Mattei - la sua azione, coinvolgendo sempre le eccellenze italiane del settore", dichiara Rusconi. (ANSAmed).

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