L'Agenzia, seguendo le linee strategiche definite dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, formula, finanzia, gestisce e controlla l'attuazione dei progetti di cooperazione allo sviluppo.
La partecipazione alla Bmta mira a valorizzare il lavoro svolto nel settore della cooperazione culturale, arrivando a erogare, dal 2016 ad oggi, in 30 Paesi di intervento, oltre 100 milioni di euro per circa 120 iniziative.
Nell'ambito della rassegna, il Direttore Aics, Marco Riccardo Rusconi e ospiti, esperti e rappresentanti di istituzioni culturali di Tunisia, Marocco, Libano, Siria, Iraq e Giordania intervengono al panel dal titolo Il Patrimonio culturale nel Mediterraneo come fattore di sviluppo: le iniziative dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, in programma la mattina del 1° novembre dalle ore 10:00, presso la Sala Cerere. I progetti presentati sono esempi dei diversi ambiti di intervento dell'Agenzia: dal restauro fisico di monumenti e immobili finalizzati a ripristinarne le caratteristiche originarie, narrative o figurative (come per il recupero della policromia del mosaico di Madaba in Giordania, dove si è intervenuti con le maestranze locali al fine di trasmettere le competenze dei centri di restauro italiani); agli interventi di restauro architettonico finalizzati alla creazione di un Centro mediterraneo per le arti applicate (come il complesso di Santa Croce a Tunisi, in cui si vogliono raccogliere e promuovere i mestieri tradizionali della cultura locale); alle iniziative volte al recupero di ambienti per destinarli a laboratori di restauro dotati delle più moderne e sofisticate attrezzature per la formazione di restauratori, come a Jerash, in Giordania; o come col Programma CHUD, in Libano, esempio virtuoso di progetto multidimensionale in cui la tutela del patrimonio culturale delle 5 principali città storiche del Paese, Baalbek, Byblos, Sidone, Tripoli e Tiro, si bilancia con lo sviluppo urbano e socio-economico; fino al caso del Museo di Aleppo, in Siria, dove l'azione di riabilitazione e recupero, che ha consentito di rendere nuovamente accessibile il museo, mira a valorizzare la coesione sociale e l'accoglienza e si inserisce nel quadro dell'azione umanitaria in risposta alle conseguenze della crisi siriana nella regione. Spazio anche ai progetti di ricerca e valorizzazione dei saperi locali, delle tecniche artistiche tradizionali, delle produzioni artigianali e servizi collegati al turismo, come in Giordania, dove Aics ha collaborato all'identificazione di figure professionali necessarie per efficientare e accrescere i flussi turistici verso questo Paese e a elevarne la qualità. Sempre il 1 novembre, alle ore 16:00, presso la Sala Nettuno, il Direttore Rusconi, interviene al panel Archeologia italiana: tradizione, innovazione e sviluppo locale, organizzato in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale e la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, illustrando la modalità di approccio e il contributo della Cooperazione allo Sviluppo anche nell'ambito delle missioni archeologiche.
"L'efficacia delle attività poste in essere e i risultati ottenuti nel Mediterraneo come in altre parti del mondo, universalmente apprezzati e riconosciuti, ci incoraggiano a moltiplicare gli interventi su questo terreno, anche in altri contesti culturali, come nel continente africano, dove l'Agenzia opera storicamente e dove sta intensificando - con la spinta del Piano Mattei - la sua azione, coinvolgendo sempre le eccellenze italiane del settore", dichiara Rusconi. (ANSAmed).
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