PALERMO - Cosa può fare la musica di frontealle ripetute e infinite morti in mare? Può aiutare a comprendere le speranze di coloro che non incontreremo mai? Su un piccolo peschereccio nel Mediterraneo, non lontano da Linosa e Lampedusa, una violista suona - senza un pubblico visibile - solo per i tanti morti che hanno perso la vita sulla via dell'Europa.
Nuove composizioni, nate dalla ricerca sull'acqua, che sfumano il pentagramma della musica occidentale, e nascono come musica seriale costituita da sequenze numeriche delle coordinate geografiche, per solo viola, il suo corpo di legno e la voce umana.
Durante la performance ai Cantieri, l'installazione video e le grandi partiture di carta con le composizioni acquatiche e le sequenze di numeri, creeranno lo spazio in cui Ruth Kemna racconterà, attraverso la musica, il suo viaggio. È Ruth a spiegare come "ogni persona al mondo è un inizio; anche questa performance immersiva è inizio, un tentativo di piangere per qualcuno che non si conosce, di suonare musica viva per tutti noi". Il ricavato dei biglietti è destinato all'organizzazione Ragazzi Baye Falle.
Un concerto per i migranti morti nel Mediterraneo di Ruth Kemma
La violista ha suonato in barca vicino a Linosa e Lampedusa