L'iniziativa, mirata allo sviluppo di competenze gestionali e organizzative di attività individuali e familiari negli ambiti dell'artigianato e dei servizi, si rivolge alle donne che vivono in Tunisia nei comuni di Ghomrassen, nel governatorato di Tataouine, e a Matmata, nel governatorato di Gabes, che non possono spostarsi dalle proprie case per motivi di studio o lavoro. L'idea alla base del progetto, è favorire la nascita di piccole imprese femminili, incentivando il turismo sostenibile, per incoraggiare l'autonomia delle donne. Per loro saranno studiate misure economiche che da casa consentano di dedicarsi alle produzioni artigianali, anche di pietanze tipiche, e di offrire dei servizi legati all'accoglienza di visitatori nelle loro abitazioni, in cui mostrare anche i prodotti e le tecniche di produzione degli stessi manufatti realizzati.
I comuni partner fanno parte della regione del Dahar, area selezionata recentemente nell'iniziativa Unesco/GGN (Global geoparks network), che consiste in un affiancamento a quattro 'aspiranti geoparchi' dell'Africa, fra cui l'area del Dahar, attraverso la richiesta presentata dall'Office national des mines tunisino. L'obiettivo, in questo caso, è quello di contribuire alla costituzione di un Geoparco nel sud-est della Tunisia, candidato all'iscrizione nella lista Unesco. Quattro sono le fasi in cui il piano del 'Microcredito per le donne' è articolato. Nella prima saranno selezionate 15 donne per comune, individuate tra quelle già in possesso di specifiche conoscenze e tecniche per produzioni artigianali e che saranno inserite in percorsi formativi per il rafforzamento delle capacità organizzative e gestionali delle attività. Nella seconda fase, saranno formati due gruppi di supporto con sportelli per l'impresa femminile, gestiti dai comuni che selezioneranno le richieste delle donne e che le aiuteranno nella gestione e nello sviluppo delle loro attività. In questi sportelli ci si occuperà anche degli acquisti di varie materie e piccole attrezzature, effettuati con l'acconto del fondo di microcredito, ma anche della promozione dei prodotti. Nella terza fase verrà attivato un coordinamento tra le beneficiarie con la creazione di un marchio di prodotto, veicolato anche attraverso siti internet dedicati, realizzati dai rispettivi gruppi di lavoro, e verrà poi fornito il saldo per l'acquisto delle forniture richieste.
Nella quarta e ultima fase si lavorerà per rafforzare lo sviluppo dei contatti delle partecipanti, con la creazione di una web-community che possa dare loro visibilità, spiegarne l'operato e fornire un punto di scambio di informazioni e competenze, vetrina per la promozione dei prodotti e il territorio, rivolta non solo al mercato interno ma anche a quello estero, e gestita dalle donne. Verrà svolto inoltre anche un censimento delle abitazioni arcaiche, sede delle attività di produzione, utile ai fini culturali e turistici. I risultati del progetto verranno poi illustrati in incontri organizzati in Tunisia e Sardegna.(ANSAmed). (ANSA).
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