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Tunisia: rimborsato quasi il 74% del servizio debito estero

Bct, bene entrate turistiche e rimesse dei tunisini dall'estero

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 18 SET - La Tunisia è riuscita a ripagare quasi il 74% del suo servizio del debito estero cumulativo, smentendo le previsioni di più parti secondo cui il Paese non sarebbe stato in grado di rispettare i suoi impegni in questo senso. Lo rivelano i dati pubblicati dalla Banca Centrale della Tunisia (Bct), rilanciati dall'agenzia ufficiale Tap, secondo i quali, al 10 settembre, il valore del debito rimborsato ha raggiunto i 6. 653,1 milioni di dinari (2.016 mln euro), rispetto agli 8.945 milioni di dinari (2.710 mln euro) previsti per quest'anno nella legge finanziaria 2023.

Secondo le statistiche della Bct, il costo del servizio del debito estero è stato coperto dalle entrate turistiche e dalle rimesse dei tunisini all'estero, per un totale di 10,7 miliardi di dinari, un tasso di copertura del 161%. Questa situazione ha avuto un impatto generale sugli indicatori del settore esterno, con le riserve nette in valuta estera in miglioramento, a 26,4 miliardi di dinari (8 miliardi euro circa) (equivalenti a 116 giorni di importazioni) al 15 settembre 2023, da 23,7 miliardi di dinari (7,18 miliardi euro) (equivalenti a 111 giorni di importazioni) alla stessa data dell'anno precedente. Il finanziamento esterno netto della Tunisia è diminuito in modo significativo, da 3.411,9 milioni di dinari (1.033,90 mln euro) alla fine di giugno 2022 a 932,8 milioni di dinari (282,42 mln euro) alla fine di marzo 2023, secondo gli ultimi dati pubblicati dal ministero delle Finanze.

Secondo la stessa fonte questa diminuzione è dovuta principalmente al calo generale dei prestiti esteri, che riflette la dipendenza del governo dalle risorse proprie. Le entrate fiscali sono aumentate dell'8,3%, mentre le spese del bilancio statale sono cresciute non più del 7%, con un surplus di 58,8 milioni di dinari (17,81 mln euro) alla fine di giugno 2023. (ANSAmed).

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