Una missione, che ha superato le aspettative e aperto nuove e importanti opportunità per le aziende italiane che operano o desiderano espandersi in Tunisia e Nord Africa, si legge in un comunicato stampa.
Il programma ha visto una serie di incontri di alto livello con figure chiave del panorama economico tunisino e libico. Il primo è stato con i vertici della Camera di Commercio di Misurata (Libia), con i quali è stato pianificato un Salone Internazionale del Made in Italy a Misurata entro la fine dell'anno, con una visita ricambiata a Roma il prossimo 6 giugno, in occasione della seconda edizione di RomaExport.
D'Amico, Verdone e Fratini hanno inoltre avuto proficui incontri con il presidente dell'Agenzia per l'attrazione degli investimenti esteri in Tunisia (Fipa), Jalel Tebib, per definire una collaborazione volta a facilitare gli investimenti delle aziende italiane in Tunisia. Di particolare importanza è stato anche l'incontro con il presidente della Confederazione delle aziende tunisine (Conect), Aslan Berjeb, con il quale si è discusso della creazione di un marchio Made in Tunisia con il supporto tecnico di Federitaly, della realizzazione di "sistema" di microcredito in Tunisia e dell'organizzazione di un Forum del Mediterraneo con sessioni di business matching tra aziende italiane e tunisine, per il prossimo settembre.
La missione si è chiusa con una visita all'ambasciata d'Italia, ove D'Amico, Verdone e Fratini sono stati ricevuti dall'ambasciatore Alessandro Prunas. L'incontro ha confermato il sostegno dell'ambasciata alle iniziative di Confimprese e Federitaly volte a promuovere la cooperazione economica tra Italia e Tunisia. Confimprese e Federitaly continueranno a lavorare per rafforzare i legami economici tra Italia e Tunisia e per favorire la crescita e lo sviluppo delle imprese di entrambi i Paesi, conclude la nota. (ANSA).
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