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Un piano milionario in Marocco per gestire i rifiuti industriali

Ministro Benali prevede finanziamenti anche privati fino al 2035

Redazione Ansa

(ANSAmed) - RABAT, 29 MAG - Il Marocco studia un piano di prevenzione e controllo dell'inquinamento industriale del valore di 19 miliardi di dirham, pari a un milione e 900mila euro circa.Il finanziamento deve essere ancora approvato, ma il ministro della Transizione energetica e dello Sviluppo sostenibile, Leila Benali, programma da qui al 2035 la mobilitazione di partner internazionali del settore pubblico e privato.

È in risposta a un'interrogazione orale alla Camera dei Consiglieri, sulla gestione dei rifiuti nelle principali città, che il ministro Benali ha illustrato il progetto. Il suo dipartimento, ha spiegato, sta lavorando per ridurre l'impatto dei rifiuti industriali e promuovere uno sviluppo industriale pulito e ha puntato l'attenzione sull'accordo appena firmato per la raccolta, il trattamento e il recupero dei rifiuti del settore olivicolo a un costo di 185 milioni di dirham. Per il controllo dell'inquinamento industriale, il ministero guidato da Leila Benali ha contribuito al finanziamento di 125 progetti per combattere l'inquinamento industriale liquido, gassoso e solido nelle diverse regioni del Regno, per un budget totale di circa 1 miliardo di dirham (100 milioni di euro circa), compresi quasi 338 milioni di dirham sotto forma di sovvenzioni.

Non va dimenticato inoltre che il ministero sostiene le imprese industriali con assistenza finanziaria attraverso il Fondo di controllo dell'inquinamento industriale (FODEP) e il Meccanismo volontario di controllo dell'inquinamento industriale (MVDIH) per i rifiuti liquidi. Questi due fondi sono stati istituiti con partenariati internazionali, per incoraggiare le imprese a migliorare le proprie prestazioni ambientali, attraverso finanziamenti fino al 40% del costo totale come contributo per l'acquisto di apparecchiature per il trattamento o la riduzione dei rifiuti liquidi, solidi o gassosi. (ANSAmed).

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