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Tunisia: parte campagna per promuovere i consumi locali

Durerà fino a ottobre e si concluderà con Fiera dei prodotti tunisini

Redazione Ansa

TUNISI - L'Organizzazione tunisina per l'informazione del consumatore (Otic) ha lanciato una campagna nazionale con lo slogan "Se ami la Tunisia, compra prodotti tunisini" per promuovere il consumo dei prodotti locali.

L'iniziativa, lanciata la scorsa settimana, fa parte degli sforzi dell'Otic per lavorare con i suoi partner e "promuovere i prodotti, le industrie e le fabbriche tunisine", ha dichiarato il suo presidente Lotfi Riahi in una dichiarazione all'agenzia di stampa Tap, sottolineando che "incoraggiare i tunisini a consumare prodotti locali a prezzi ragionevoli aiuterà a proteggere il loro potere d'acquisto".

Il "Made in Tunisia" - ha spiegato Riahi - deve affrontare una dura concorrenza da parte dei prodotti stranieri che hanno invaso i mercati tunisini e sono molto apprezzati dai consumatori nonostante i loro prezzi elevati e la scarsa qualità, soprattutto durante i periodi di saldi. Secondo Riahi, l'80% dei prodotti acquistati dai tunisini durante i periodi dei saldi sono stranieri.

Il presidente dell'Otic ha spiegato che la campagna mira anche a "correggere alcune idee sbagliate sulla qualità dei prodotti tunisini, che sono invece rigorosamente controllati da ministeri ed enti specializzati e quindi soddisfano gli standard internazionali di qualità".

La campagna durerà fino a ottobre e culminerà con l'organizzazione a Tunisi di una fiera dei prodotti tunisini dal 1 al 3 ottobre 2024, con la partecipazione di tutti gli organismi rilevanti e delle imprese "che hanno un ruolo importante da svolgere nel migliorare il potere d'acquisto dei consumatori e promuovere il 'Made in Tunisia'". In una seconda fase, la campagna sarà estesa a tutte le regioni per offrire i prodotti tunisini a prezzi concepiti come "dal produttore al consumatore". A tal fine, Riahi ha chiesto una revisione degli attuali accordi di franchising, che "recano danno al potere d'acquisto dei consumatori tunisini consentendo di vendere sul mercato locale a prezzi esorbitanti prodotti stranieri acquistati a basso prezzo".

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