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Tunisia: segni di miglioramento economico ma crescita bassa

Fmi, al momento non previsti nuovi negoziati con il governo

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 25 OTT - La Tunisia ha visto segnali di miglioramento economico, ma il tasso di crescita rimane basso e sono necessarie riforme strutturali. Lo ha detto all'agenzia di stampa Tap Jihed Azour, direttore del Dipartimento per il Medio Oriente e l'Asia centrale del Fondo monetario internazionale (Fmi), a margine delle riunioni annuali del 2024 del Fmi e del Gruppo della Banca mondiale (Bm), sottolineando la mancanza di negoziati tra l'Fmi e la Tunisia su nuovi finanziamenti.

La situazione economica della Tunisia ha mostrato alcuni segnali di miglioramento, soprattutto a livello di commercio estero e agricoltura, ma la crescita rimane bassa all'1,6% nel 2024 e nel 2025, secondo le previsioni del Fmi pubblicate nel suo rapporto World Economic Outlook. Si tratta del livello più debole tra tutti i paesi nordafricani, Egitto 4,1 percento, Mauritania 4,2 percento, Marocco 3,6 percento e Algeria 3 percento nel 2025. L'economia tunisina sta attualmente affrontando grandi sfide legate alla necessità di creare posti di lavoro e sviluppare il volume degli investimenti. Secondo Azour il governo tunisino è stato in grado di adottare alcune misure a livello di spesa pubblica, ma l'economia nazionale deve beneficiare di altre riforme strutturali che contribuiscano ad aumentare il livello di investimenti e creazione di posti di lavoro, perché l'Fmi prevede che il tasso di disoccupazione raggiungerà un livello elevato del 16,4% nel 2024.

"Credo che sia necessario introdurre riforme per aumentare il livello di crescita, ridurre l'onere per le banche pubbliche e ampliare il cerchio dei finanziamenti", ha detto Azour. "L'Fmi non ha informazioni sull'esistenza di nuovi negoziati con il governo tunisino sull'accesso ai finanziamenti per lo Stato e il precedente programma di finanziamento per il quale la Tunisia aveva ricevuto l'approvazione preliminare non è stato finalizzato", ha poi ricordato la stessa fonte. Nell'ottobre 2022, lo staff del Fmi e le autorità tunisine avevano raggiunto un accordo per sostenere le politiche economiche della Tunisia con un accordo di 48 mesi nell'ambito dell'Extended Fund Facility di circa 1,9 miliardi di dollari, ma i negoziati si bloccarono alla fine del 2022. Nel giugno 2023, il presidente Kais Saied dichiarò' che in qualsiasi negoziazione con il Fmi, le soluzioni non devono essere presentate sotto forma di diktat, aggiungendo che le soluzioni convenzionali non avrebbero fatto che aggravare la crisi sociale e provocare un impatto negativo sulla situazione in Tunisia e nella regione nel suo complesso.

"Il Fondo deve rivedere le sue proposte per trovare una soluzione" sostenne Saied. (ANSAmed).

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