TUNISI - L'Assemblea dei Rappresentanti del Popolo (Arp), la prima camera del Parlamento tunisino, dopo un'intenso dibattito, ha approvato con 87 voti favorevoli, 21 contrari e 13 astensioni, la legge finanziaria 2025. Ora la parola passa al Consiglio nazionale delle Regioni e dei Distretti per la votazione definitiva, ha detto dopo il voto il presidente dell'Arp, Brahim Bouderbala, ringraziando la ministra delle Finanze Sihem Boughdiri Nemsia, presente in aula, e tutti gli alti dirigenti del ministero per la collaborazione nell'adempimento di questo compito nell'ambito delle disposizioni della Costituzione.
Molte le novità della legge, tra cui nuovi scaglioni per la tassazione dei redditi sulle persone fisiche e l'introduzione di un emendamento che autorizza lo Stato a contrarre un nuovo prestito dalla Banca centrale. Una misura già adottata in passato con l'obiettivo di garantire l'adempimento degli obblighi finanziari dello Stato. In particolare questa volta per un importo di 7 miliardi di dinari (circa 2,12 miliardi di euro), rimborsabili in quindici anni, con un periodo di preammortamento di tre anni e senza interessi.
In attesa della pubblicazione integrale degli articoli il professore e ricercatore in economia, Abdelkader Boudriga, ha ricordato alla radio locale Mosaique Fm, che le spese previste dal bilancio dello Stato per l'anno 2025, escluso il servizio del debito, ammonterebbero a circa 60 miliardi di dinari (19 mld di euro circa), cifra che non si discosta molto da quella dell'anno in corso, mentre i ricavi sono stimati in poco più di 50 miliardi di dinari (15,2 mld euro), di cui circa 45 miliardi di dinari da entrate fiscali e 4,4 da entrate non fiscali, con un deficit di circa 10 miliardi di dinari, a cui vanno aggiunti i 18-19 miliardi derivanti dal rimborso del debito estero.
Tunisia: la prima camera del Parlamento approva la Finanziaria 2025
Molte le novità, ora il voto al Consiglio nazionale delle Regioni