Più di 400 artisti accenderanno i palchi del Festival durante questi 3 giorni di gigantesca festa nella medina e sulla spiaggia di Essaouira. La parata d'apertura, nei vicoli della medina, sarà il preludio alla festa. Come ogni anno, i Maâlems (maestri) Gnaoua ed i loro ospiti musicali provenienti dai quattro angoli del pianeta daranno vita a fusion uniche, divenute il marchio di fabbrica del Festival. Vero inno all'incrocio, il concerto di apertura, frutto di una residenza eccezionale, con l'eclettico Hassan Boussou, la cui musica penetra negli animi, e il focoso My Tayeb Dehbi che scambieranno le loro note spirituali con i loro alter ego brasiliani, l'impegnato gli Ilê Aiyê.
Le esibizioni sul palco degli ivoriani della Compagnia Dumanlé risuoneranno al ritmo di Nino de Los Reyes e Sergio Martinez, le due stelle dell'attuale jazz flamenco. Si balla al ritmo di ritmi provenienti da Spagna, Senegal, Stati Uniti (tra gli altri suona il trombettista Randy Brecker), Costa d'Avorio, Brasile, Algeria e Palestina (c'è il rapper poliglotta Saint Levant). Un quarto di secolo vissuto intensamente, quello del Festival di Essaouira che, spiega Nella Tazi, la produttrice: "Ha permesso a un'arte ancestrale di rinascere e reinventarsi; ha fornito la prova che lo sviluppo attraverso la cultura era possibile; ha contribuito alla crescita di una destinazione, Essaouira, che ha inserito nella mappa delle capitali mondiali della musica; ed è diventato uno dei principali emblemi della cultura marocchina e africana a livello internazionale".
Dal 2019 nella lista del patrimonio immateriale dell'UNESCO, il Festival Gnaoua ha ancora grandi ambizioni. Quest'anno in occasione della 25ma edizione lancia un programma di formazione in collaborazione con uno dei più prestigiosi istituzioni musicali del mondo, Berklee College of Music, con sede a Boston, Stati Uniti. Non solo, a partire dal 2025, ci sarà una cattedra universitaria dedicata alla cultura Gnaoua all'interno del "Centro di Studi Africani" dell'Università Politecnica Mohammed VI di Benguerir (UM6P), diretto dal professor Ali Benmakhlouf. Il programma completo dei concerti è disponibile sul sito https://www.festival-gnaoua.net. (ANSA).
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