TUNISI - La Tunisia e la Libia hanno annunciato un accordo per risolvere il nodo dei migranti africani bloccati alla frontiera fra i due Paesi.
"Abbiamo concordato di condividere la gestione dei migranti al confine", ha spiegato un portavoce del ministero dell'Interno di Tunisi dopo un incontro tra i ministri dei rispettivi Paesi.
I gruppi di soccorso hanno dichiarato che al confine ci sono tre gruppi di circa 300 migranti in totale. Un portavoce del ministero degli Interni tunisino, Faker Bouzghaya, ha dichiarato durante un incontro congiunto con le autorità libiche a Tunisi di aver "concordato di condividere la gestione dei gruppi di migranti che si trovano al confine".
"La Tunisia prenderà in carico un gruppo di 76 uomini, 42 donne e otto bambini", ha dichiarato Bouzghaya che ha aggiunto che i migranti sono stati trasferiti in centri di accoglienza nelle città di Tatouine e Medenine e hanno ricevuto assistenza sanitaria e psicologica, con l'aiuto della Mezzaluna Rossa tunisina. Secondo l'accordo, la Libia si farà carico dei restanti 150 migranti, hanno dichiarato fonti umanitarie.
Successivamente il ministero dell'Interno del governo di Tripoli ha dichiarato in un comunicato "che non ci sono più migranti clandestini nella zona di confine tra Libia e Tunisia". Ciò a seguito della visita ufficiale di lavoro effettuata dal ministro dell'Interno incaricato, Imad Trabelsi, ieri a Tunisi, e in base "all'accordo sullo sgombero delle frontiere libico-tunisine di qualsiasi migrante clandestino in coordinamento tra i due paesi". "Dopo aver provveduto ad attuare le conclusioni della visita del ministro dell'Interno incaricato, il ministero dell'Interno di Tripoli "conferma che le pattuglie dei dispositivi preposti alla messa in sicurezza della linea di confine tra i due Paesi svolgono le loro missioni congiunte di monitoraggio e coordinamento".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it