(ANSA) - TUNISI, 16 GEN - Sei Università Italiane insieme
all'Università di Cartagine, promuovono in Tunisia un programma
integrato su "Water management and remote sensing for
sustainable agricultural intensification". Il corso, che si
svolge negli edifici storici dell'Istituto Agronomico Nazionale
di Tunisia fino al 19 gennaio, è co-organizzato dal
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari,
Ambientali e Forestali (Dagri), dell'Università degli Studi di
Firenze e dall'Università di Cartagine, e dalla Fondazione
Italian Higher Education with Africa (Ihea). All'iniziativa,
attraverso la Fondazione partecipano l'Università di Bologna, il
Politecnico di Milano, l'Università di Napoli Federico II,
l'Università di Padova e Università di Roma "La Sapienza".
La Fondazione persegue la realizzazione di un progetto
formativo-didattico a livello universitario in Paesi del
continente africano. Tra le varie attività di Ihea, il corso a
Tunisi è stato annunciato con una call internazionale rivolta a
studenti di dottorato e a ricercatori dell'area Mediterranea e
ha previsto una parte online nell'autunno del 2023 per
consentire ai candidati selezionati di familiarizzare con gli
argomenti prescelti.
"La settimana di formazione a Tunisi consentirà ai candidati
selezionati di formarsi sul nesso acqua-energia-cibo-ecosistemi,
l'utilizzo di acque non convenzionali, l'impatto dei cambiamenti
climatici e l'utilizzo di acque non convenzionali", ha detto ad
ANSA Giulio Castelli, ricercatore del Dagri e coordinatore
scientifico del corso, corso al quale partecipano oltre 20
studenti da Tunisia, Italia, Algeria, Libia, ed Etiopia e le cui
lezioni sono condotte da docenti italiani e tunisini. "Ci
impegniamo per risolvere problemi comuni, non si tratta
banalmente di "Cooperazione allo Sviluppo" ma di una vera
iniziativa transfrontaliera organizzata congiuntamente da
Università Mediterranee".
Il corso ha la durata di una settimana, e prevede una visita
sul campo ad impianti per il riuso delle acque reflue depurate
in agricoltura, una misura per la gestione sostenibile della
risorsa idrica. Interrogato sulla caratteristica principale del
corso, Castelli non ha dubbi: "è la possibilità di creare
contatti e network di ricerca internazionali, da attivare per
progetti e relazioni di lungo periodo che abbiano una ricaduta
sui territori Mediterranei, sia quelli più urbanizzati, che
quelli più marginali". (ANSA).
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Programma accademico italiano-tunisino su risorsa idrica Med
Fra sei università d'Italia e Cartagine