ROMA - Sempre più caldo e salato. Nell'aprile 2023 la temperatura media sulla superficie delle acque del mar Mediterraneo ha raggiunto un nuovo record negativo, 21,1 gradi centigradi, con un aumento medio di quasi un grado rispetto al periodo 1850-1900.
La biodiversità delle acque si rivela fondamentale anche per noi terrestri. Infatti, le specie marine a tutti i livelli della catena alimentare constribuiscono allo stoccaggio naturale a lungo termine del "carbonio blu", sequestrandolo dalla superficie e trasferendolo alle profondità oceaniche e ai sedimenti. Un concetto noto come "fish carbon", reso possibile da animali marini costantemente minacciati dal cambiamento climatico, come tartarughe, uccelli marini, balene, delfini, squali, tonni e sardine. Per proteggere la biodiversità marina, oltre ad aumentare la superficie protetta dei mari, Wwf propone di proteggere i corridoi ecologici vitali per la sopravvivenza di numerose specie migratorie, come le balene, favorire una pesca più sostenibile e pianificare un utilizzo dello spazio marittimo che rispetti le direttive europee. Infatti, "mentre l'Unione Europea si impegna nella decarbonizzazione, l'Italia ha concesso deroghe per l'estrazione petrolifera e deve ancora definire le aree adatte per lo sviluppo delle energie rinnovabili offshore", denuncia l'associazione ambientalista.
Mediterraneo 'bollente': nel 2023 il Wwf ha rilevato temperature record
'Più meduse e specie aliene, protetto solo 8,33% delle acque'