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Gantz si dimette: 'Netanyahu impedisce la vittoria' di Israele'

Hamas: 'Raid ha ucciso altri 3 ostaggi', ma Israele smentisce

Redazione Ansa

ROMA - Benny Gantz, ministro del gabinetto di guerra israeliano, e il suo partito centrista Unità nazionale lasciano il governo Netanyahu, con accuse pesanti al premier Benyamin Netanyahu che per convenienze politiche, a suo avviso, "impedisce la vera vittoria" nella guerra a Gaza, né ha un piano per cosa avverrà dopo la fine del conflitto, condizione per lui essenziale per restare nell'esecutivo. E chiede nuove elezioni.

Parlando in diretta tv, l'ex generale nella serata di domenica ha detto di aver preso questa decisione "con il cuore pesante". "Netanyahu ci impedisce di avanzare verso la vera vittoria", ha attaccato. "Le decisioni strategiche vengono affrontate con procrastinazione ed esitazione a causa di considerazioni politiche". "Dopo il 7 ottobre, come hanno fatto centinaia di migliaia di israeliani patriottici, ci siamo messi a disposizione. Lo abbiamo fatto anche se sapevamo che si trattava di un cattivo governo. Proprio perché sapevamo che era un cattivo governo". Ma ora, dice, le cose sono cambiate.

"Lo Stato di Israele ha bisogno e può ottenere una vera vittoria - ha spiegato - Una vera vittoria mette il ritorno a casa dei rapiti al di sopra della sopravvivenza al potere. Una vera vittoria unisce il successo militare con un'iniziativa politica e civile. Una vera vittoria porterà al collasso di Hamas e alla sua sostituzione. Una vera vittoria consiste nel riportare a casa sani e salvi gli abitanti del nord. Una vera vittoria consiste nello stabilire un'alleanza regionale contro l'Iran guidata dagli Stati Uniti con tutto il mondo occidentale".

La decisione di Gantz - doveva essere annunciata sabato, ma è stata rinviata dopo la liberazione dei 4 ostaggi tenuti a Nuseirat - indebolisce ma non provoca la fine del governo Netanyahu, che alla Knesset ha ancora i numeri per proseguire.

Il leader centrista, subito dopo l'annuncio, ha chiesto elezioni il prima possibile, affermando che a Gaza occorre attuare il piano offerto dal presidente Usa, Joe Biden. Su X il primo ministro gli ha invece chiesto di "non abbandonare la battaglia". Ma il ministro superfalco Itamar Ben-Gvir ha già chiesto di rimpiazzare lui Gantz nel gabinetto di guerra.

Intanto, Israele ieri ha celebrato la liberazione dei 4 prigionieri, anche se nel raid, secondo Hamas, sono stati uccisi 274 palestinesi, tra cui molti civili (circostanza confermata dagli Stati Uniti), compresi donne e bambini. Lo stesso movimento islamico ha detto che nel blitz sono rimasti uccisi altri tre ostaggi: un'asserzione smentita oggi da Israele. Il portavoce militare Peter Lerner lo ha negato: "Questa è solo propaganda di Hamas: il suo tentativo di creare preoccupazione in Israele ma su questo non c'è stata alcuna conferma indipendente. Per l'Idf, 3 dei 4 ostaggi liberati erano tenuti prigionieri nella casa di un giornalista palestinese che lavorava per Al Jazeera, Abdullah Jamal, un operativo di Hamas.

E così le attività dell'emittente qatariota in Israele sono intanto state vietate per altri 45 giorni. 

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